Mestre, la rabbia del rione Pertini: "Abbandonati"

Assemblea del quartiere nella piazza "senza nome". I residenti: "Qui i politici vengono solo a prendere voti e basta dare colpa agli stranieri, i vandali sono ragazzi del quartiere"
Agenzia Candussi, giornalista Bianchi. Assemblea di vicinato in quartiere Pertini Mestre
Agenzia Candussi, giornalista Bianchi. Assemblea di vicinato in quartiere Pertini Mestre
MESTRE. Una piazza che perde pezzi ovunque, vandalismi, furti, verde pubblico poco curato, ma anche pantegane e un senso generale di abbandono che ieri mattina ha pure fatto saltare i nervi a qualcuno. È il quadro che emerge dall'assemblea cittadina organizzata dal comitato sorto in rione Pertini nella piazzetta 'della vergogna', perché dopo tanti anni non ha neppure un nome ma solo tantissime pecche.
 
«I politici qui si sono visti solo quando hanno avuto bisogno dei voti», sbotta Milvia Zunino. «Sono arrivata dalla Liguria, e una volta era un quartiere dignitoso. Poi è stato un continuo degrado».
 
La signora Lalla aggiunge: «Abito qui da 34 anni, e sarei disposta a pagare di tasca mia per veder montate delle telecamere. Veritas deve fare di più tra cura del verde e raccolta rifiuti, ma i giovani devono essere educati dalle famiglie. Nel parco di via Gavagnin non sono gli extracomunitari a sporcare, ma i nostri ragazzi».
 
 In linea con la signora Gabriella che rincara: «Basta dare le colpe gli stranieri, qui a fare gravi danni sono i ragazzini che abitano nel quartiere. E non si vedono mai i vigili urbani. Nessuno controlla le case sfitte, e sui terrazzi ci sono nidi di vespe molto pericolosi».
 
 Nel rione Pertini abitano 5 mila persone, 600 sono le case comunali e un centinaio quelle dell'Ater. Molte sono chiuse e sfitte da anni, altre sono state perfino murate nei giorni scorsi dopo le continue intrusioni. E la gente chiede sicurezza.
 
Domenica 23 sulla Nuova un'inchiesta dedicata al quartiere.
 
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