Mestre, inaugurata l’Officina del gusto

Un locale diverso in pieno centro, in via Sarpi. Menù con prodotti biologici e a chilometri zero e una grande sala per mostre e incontri

MESTRE. Ressa delle grandi occasioni per il taglio del nastro dell’Officina del Gusto, il nuovo locale che si trova in via Sarpi, tra via Mestrina e Piazza XXVII Ottobre. Un locale diverso, che ricorda quelli delle grandi metropoli, inusuale nel centro di Mestre.

La formula dell’Officina, nata da un’idea del Movimento Consumatori di Lorenzo Miozzi, prevede un menù che propone prodotti biologici, genuini, provenienti da aziende locali, ma anche piatti vegetariani: si possono assaggiare la polentina fresca con i funghetti di bosco, la zuppa di cipolle, ma anche il filetto di orata con lo zafferano e cipollotti di patate fumè di pesce o ancora si può optare per il brasato al Blauburghunder accompagnato da purè di patate. Si servono colazioni e pure il pranzo.

Lo stile è caldo, l’ambiente restaurato è stato arredato con materiali di recupero: pellet, cassette di legno riciclate e nonostante ciò è coccolo al punto giusto. Al piano di sopra una sala dove ieri sera era piazzata una batteria, che potrà servire per mostre (ce ne sono tante in programma), concertini, serate a tema.

L’Officina ricorda un po’ il nuovo stile della Plip di via San Donà, dove è stata aperta la “bio osteria”. “La Centrale” precisa Miozzi “è legata al tema dell’Altraeconomia per un fatto statutario, qui organizzeremo mostre d’arte e concerti, inoltre il nostro spazio è piccolo, alla Plip c’è un auditorium”. “Entrambi” dice con soddisfazione “servono per dare una mano alla città a crescere”.

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