Mestre, in manette uno dei ladri acrobati che hanno razziato la Optikrom
MESTRE. Preso a tempo di record: è messo in stato di fermo dai carabinieri uno dei ladri acrobati che nella notte tra martedì e mercoledì hanno razziato il punto vendita Optikrom di via Appia a Mestre, rubando lenti e montature per un valore intorno ai 5mila euro. Il fermo del ladro - di nazionalità moldava, con precedenti - è avvenuto nel vicentino: ora si cercano i complici.
Il colpo era stato particolarmente spettacolare, attorno alle quattro e mezza del mattino. I malviventi, probabilmente un gruppo di tre-quattro persone, sono arrivati in macchina e sono entrati a piedi da via Flaminia, dove si trova la centrale di sollevamento delle fognature di Veritas. Hanno scassinato il lucchetto, attraversato il fossato saltando tra le proprietà, rotto una rete e di qui hanno avuto accesso al retro del capannone dell’azienda, che produce lenti e vende occhiali.
I ladri acrobati hanno utilizzato un capanno di legno prefabbricato per raggiungere i finestroni, a diversi metri di altezza, da qui si sono messi al lavoro. Hanno rotto la grondaia, segato le sbarre a protezione e spaccato i finestroni che servivano loro per introdursi all’interno, a quel punto hanno utilizzato una scala a pioli e sono penetrati nella fabbrica. Dal capannone hanno avuto accesso all’area uffici. Hanno gettato un po’ di materiale all’aria e si sono buttati sugli occhiali nuovi, quasi una quarantina di Cavalli, appena arrivati e ancora da prezzare. Poi hanno cercato tra lenti, liquidi, sopra occhiali, quello che hanno trovato. Non sono riusciti a scassinare però, la porta del negozio, quello che a loro interessava, perché quasi sicuramente non ne hanno avuto il tempo. Gli allarmi sono immediatamente scattati, il titolare è stato svegliato in piena notte e ha chiamato la centrale dei carabinieri. A quel punto i ladri hanno gettato le custodie e si sono dati alla fuga. Sul posto hanno lasciato diversi attrezzi da scasso: un’accetta, martelli, cacciavite, una lunga asta di ferro che generalmente si utilizza per sollevare l’asfalto, chiavi inglesi.
Puntate nel retro della fabbrica, delle telecamere attive e ben visibili che evidentemente non hanno fatto desistere la banda. Le immagini sono al vaglio delle forze dell’ordine, non tutte sono visibili, in una si riconosce un uomo incappucciato. Alle due e mezza sul posto era passato un ranger, che sorveglia la ditta oltre alla vigilanza. La Optikrom ha fatto denuncia ai carabinieri, che stanno indagando e potrebbero aver recuperato parte della refurtiva. Forse quello di ieri non è l’unico colpo messo a segno nella notte.
Ladri scatenati da qualche settimana a questa parte nell’area ricompresa tra Favaro, Carpenedo, il Terraglio. Si tratta almeno del quarto furto all’azienda, l’ultimo nel 2012. Anche in quell’occasione i ladri avevano come obiettivo il negozio, ma non erano riusciti a completare l’operazione. Entrare direttamente da via Appia sarebbe più facile per i ladri, ma non avrebbero molte via di uscita se scoperti. Più sicuro ma molto più laborioso, invece, saltare il fossato della centrale di sollevamento Veritas, che non è sorvegliata, scassinando il lucchetto e passare per la campagna.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia