Mestre, in Canal Salso gare serali tra barchini a folle velocità

MESTRE. Sfrecciano con i loro barchini, soprattutto nei fine settimana, quando arrivano da Venezia per andare a mangiare nei locali che si affacciano sul canal Salso. E ogni volta è praticamente una gara per stabilire chi per primo arriva in centro storico al ritorno dalla serata. Numerose le segnalazioni fatte alla polizia locale da parte degli abitanti di via Forte Marghera e dei proprietari delle imbarcazioni ormeggiate lungo le rive. Spesso i ragazzini eccedono con l’alcol.

Stanno diventando una moda tra i ragazzini le gare sui barchini tra Venezia e viale Ancona a Mestre. Corsa che nell’ultimo tratto si sviluppa sul canal Salso. Sono per lo più minorenni, pochi i maggiorenni, che vengono a trascorrere la serata a Mestre. A dicembre c’è mancato poco che non vi scappasse il morto e la serata di un gruppo di questi ragazzi era finita con l’intervento della polizia locale, dei vigili del fuoco e del Suem. Alcuni vennero ripescati dall’acqua e altri multati.
«Non è possibile continuare ad assistere a queste folli corse. Una volta erano solo al sabato e nei fine settimana, ora avvengono anche nei giorni lavorativi - racconta un signore che abita lungo via Forte Marghera e che varie volte ha ripreso con il telefonino le folli corse -. Arrivano a Mestre a forte velocità ma tutto sommato nemmeno eccessiva, Ma è quando se ne vanno che hanno comportamenti da folli. Sono praticamente sempre in planata e spesso spengono le luci per timore di essere visti. Prima di partire si vedono bere sul dek e non solo birra, veramente esagerano. Si capisce che si sfidano anche perché, prima di partire lanciano la sfida. Ci sono certi giorni, come sabato sera, che arrivano anche in venti, Proprio sabato sono arrivati per festeggiare un compleanno e tra loro c’era anche un ragazzo che aveva una barca con due notori fuoribordo da 150 cavalli. Una cosa assurda. Poi ormeggiano abusivamente ovunque e nessuno dice nulla. Io stesso - continua l’uomo -, ho mandato foto e video alla polizia locale. Bisogna intervenire prima che qualcuno si faccia del male. Per ora non abbiamo visto nulla. Tra le altre cose sono stati minacciato, più volte, quando ho fatto dei filmati come sabato scorso», conclude il testimone.

Il 7 dicembre un gruppo di ragazzi arriva a Mestre per festeggiare il compleanno di un loro amico. Quando se ne vanno alcuni di loro son o ubriachi e in sette finiscono in acqua. Hanno rischiato di morire, come anche un loro amico finito contro una bricola, Il ragazzo era interviene per soccorrere gli amici finiti in acqua con il barchino, i vigili lo controllano e lui, dopo aver fornito le generalità, scappa e si schianta con la barca contro una bricola. Portato in ospedale, lo trovano con un tasso alcolimetrico tre volte superiore al limite consentito per chi guida automezzi. Il ragazzo era tornato sul canal Salso dove sette suoi amici a bordo di un “cofano” modificato erano finiti in acqua.
Il comandante della polizia locale Marco Agostini dopo quell’episodio aveva lanciato un appello: «Ci sono comportamenti di ragazzi che usano i barchini, molto pericolosi. Lo definisco bullismo nautico: motori e imbarcazioni modificate, velocità elevate, nessun rispetto del codice della navigazione e sempre più spesso i ragazzi esagerano con l’alcol quando si mettono al timone. I genitori devo no stare molto più attenti nel mettere a disposizione le imbarcazioni ai figli».
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