Mestre, il giro d’Italia di Manuel per beneficenza

Il 31enne affetto da distrofia parte venerdì per un viaggio di settemila chilometri: «Pronto alla sfida»

MESTRE. Giura che questo sarà l’ultimo viaggio. Ma in fondo non ci crede nemmeno lui. Perché la voglia di libertà e di dimostrare che «Non bisogna mai darsi limiti perché una soluzione c’è sempre, basta trovarla», è più forte di qualsiasi intenzione. Manuel Giuge si rimette al volante. A 31 anni, fresco di scudetto di hockey in carrozzina appena vinto con i Black Lions Venezia della Polisportiva Terraglio e memore del viaggio in solitaria Venezia-Capo Nord dello scorso anno, è pronto a partire. Lo aspettano settemila chilometri per scoprire in lungo e in largo la nostra Italia, «Il più bel posto del mondo che non conosco tanto come dovrei».

Sarà ancora una volta un viaggio all’insegna della beneficenza. Il 31enne è affetto da una rara forma di distrofia muscolare chiamata “distrofia dei cingoli” che lo limita nei movimenti. Sul sito “Rete del dono” è stata aperta una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare alla ricerca medica attraverso AICa3, associazione fondata da un milanese affetto dalla stessa rara patologia. A sostenere Manuel, una serie di sponsor - dalla macchina agli hotel - e una rete di amicizie, conoscenze, collaborazioni. Una su tutte, quella con il Panathlon Mestre che sta organizzando vari incontri per Manuel con i gruppi sparsi per l’Italia. Con il Panathlon di Aosta, ad esempio, l’incontro sarà sul Monte Bianco.

La partenza è fissata per venerdì alle 11 dal Novotel di Mestre, con un anticipo della festa oggi alle 13 alla farmacia “Alle Catene”. La prima tappa sarà ad Alleghe e poi via attraverso tutte le regioni. Manuel sarà da solo, guiderà la macchina e si è promesso di non utilizzare l’autostrada, ma di percorrere strade secondarie per godersi ancora di più le mille bellezze del nostro Paese. L’itinerario è stato studiato anche nell’ottica di consentire al 31enne di poter andare a conoscere altre persone con la sua stessa malattia. Di qui le fermate a Napoli, Pescara, Foligno. Nelle sedici tappe il mestrino passerà attraverso tutte le regioni, comprese Sicilia e Sardegna. Il ritorno a Mestre è in programma il 22 giugno. Durante tutte le tappe, Manuel racconterà il viaggio attraverso video e fotografie che posterà sulla sua pagina Facebook.
«Voglio far vedere alle altre persone che con me condividono la malattia che nessuno è solo. Mi piacerebbe riuscire a creare una rete. Lo scorso anno ho conosciuto persone che hanno il mio stesso problema che si abbattono davanti alle difficoltà della vita», spiega Manuel, «Questo viaggio è anche per loro. Per me è una sfida. Lo faccio per caricarmi, per ricordarmi che alla fine una soluzione si trova sempre».
 

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