Mestre, il furto, la fuga e gli spari. Recuperato bottino da 100 mila euro

MESTRE. Il colpo dal Mediaworld, la fuga contromano, i colpi di pistola sparati in aria dai poliziotti per fermare i banditi. E' stata una notte ad alta tensione sulle strade di Mestre, nella zona dei centri commerciali. L'allarme è scattato alle 21.50 quando un residente nel grattacielo chesi affaccia sul retro del negozio di elettronica ha visto alcuni uomini, usciti da un'Audi grigia station wagon, uscire dal magazzino con alcuni sacchi. Subito ha avvisato le forze dell'ordine e le volanti della polizia – che in quel momento non erano impegnate in altri interventi – sono arrivate in tre minuti. Prima un'auto, poi altre due.

La prima volante ha intercettato l'auto dei banditi, rubata qualche giorno fa a Milano, allontanarsi dal negozio. L'Audi per scappare ha percorso un pezzo di strada contromano, ha raggiunto la vicina rotonda (quella dalla quale si accede al Don Vecchi e al tendone del circo) ma nell'affrontare la curva l'autista del bolide ha perso il controllo ed è finito contro il guardrail. A quel punto dall'auto sono usciti sei uomini, tutti con il volto coperto dal cappuccio di una felpa: quattro sono scappati in una direzione e due in un'altra, sempre attraverso i campi. Ai poliziotti è parso che uno degli uomini in fuga tenesse in mano qualcosa, e non si poteva escludere che fosse un'arma. A quel punto gli agenti, a scopo intimidatorio, hanno sparato due colpi in area.

I banditi sono fuggiti, ma la merce del negozio è stata recuperata: in pochi minuti i banditi erano riusciti a portare via decine di telefonini, per un bottino di circa 100 mila euro. Una banda di professionisti, anche per il kit che avevano nell'auto composto di trapani, cesoie e flessibili professionali. L'Audi è stata posta sotto sequestro e sarà ora oggetto delle analisi della polizia scientifica alla ricerca di tracce utili per poter individuare i sei membri della banda in fuga.