Mestre, il cuore non basta. La Samb vince con Miracoli
PORTOGRUARO. Nel primo tempo la qualità della Sambenedettese, nel secondo tempo il cuore del Mestre. Tiriamo le somme e la bilancia dice ancora Samb. Finisce 2-1 per i marchigiani, che in questo modo, in tre giorni, centrano due vittorie fuori casa contro Reggiana e Mestre.
Due squadre che non si battono per caso. Del Mestre resta l'uscita con dignità: forse non è stata la miglior partita degli arancioneri, di sicuro la Samb è però la miglior squadra finora affrontata. Insomma, ci può stare di perdere. La differenza sul risultato? La Samb ha fatto un eccellente primo tempo e ha castigato il Mestre su un rinvio sbilenco di Gagno, il Mestre ha macinato con tanto impegno nella ripresa, e nello slancio ha commesso altri errori. Una traversa per parte, okay, ma pesa una palla sparata in mischia da Bussi direttamente sulla parabolica del velodromo. E tre minuti più tardi, il 2-0 della Samb.
Una partita comunque gradevole, nella quale la Samb ha fatto vedere subito il suo senso geometrico ed ha affidato a Troianiello il compito di guastatore sulla destra. Squadra ben messa, non legata a schemi rigidi, con lo sloveno Bacinovic a mettere ordine. Se poi in avanti hai uno che si chiama Miracoli...Dall'altra parte Mestre tradizionale, tre in linea ed esterni alti , Boscolo Papo alla guida del centrocampo, Neto Pereira a muoversi qualche metro dietro Sottovia.
Il Mestre punge con Beccaro, e nella prima fase della sfida due palloni ben messi in mezzo non trovano qualcuno in maglia orange a spingerli dentro. Allarme rossoblù al 17' , Vallocchia costringe Gagno ad una super parata, arriva in corsa Gelonese e timbro sulla traversa. Preludio al gol, che comunque è un errore individuale, non di squadra. Al 21' Gagno sbaglia il rinvio, Troianiello pennella un cross e Miracoli facile facile incorna in gol.
La reazione c'è, ma abbastanza confusa, ci va vicino il marinante Boscolo Papo, ma il suo rasoterra esce di un metro. Nel secondo tempo cresce il ritmo, ma quando si gioca in velocità è anche più facile sbagliare. Il Mestre ce la mette tutta, prova con una legnata di Fabbri da fuori area, uno stop e tiro di Sottovia alto di un pelo, pareggia anche il conto dei legni con una punizione di Beccaro.
Insomma sembra sul punto - e dai e dai - di pareggiare, poi Bussi si mangia il gol e la Samb va al raddoppio. Una mazzata, che però non abbatte gli arancioneri, ai quali sul piano dell'impegno nulla va rimproverato. Le squadre si allungano, cresce la stanchezza, il continuo valzer dei cambi va ad alterare l'identità delle due formazioni.
Beccaro si guadagna un rimpallo uscito male dall'area marchigiana, Damonte lo stende ed è rigore. Cartellino giallo generoso. Al tiro sempre Marco Beccaro, gran botta e gol. Cinque minuti più recupero per giocarsi tutto? In realta il carburante è già in riserva. La squadra ha dato quello che aveva e occhio alla Samb che in contropiede può colpire. Gli ultimi minuti scorrono tra proteste (espulso Moriero) e lungaggini, la sostanza non cambia. Ma per il Mestre mica ogni volta ci sarà questa Samb.
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