Mestre, i Lagunari trovano un ricercato. Ora è in carcere

I militari impegnati nei servizi antispaccio in via Dante hanno trovato un uomo contro cui era stato spiccato mandato di cattura
Foto Agenzia Candussi/ Mion/ Mestre, parchetto di via Piave/ Controlli dell'esercito assieme alle forze di Polizia
Foto Agenzia Candussi/ Mion/ Mestre, parchetto di via Piave/ Controlli dell'esercito assieme alle forze di Polizia

MESTRE. I lagunari lo avevano adocchiato per i suoi modi sospetti. E avevano ragione. Così, grazie ai militari impegnati nel programma "strade sicure", un ricercato è finito in carcere.

L' hanno fermato in via Dante, durante uno dei controlli antispaccio. L'uomo era privo di documenti ma forniva delle generalità dichiarando di essere cittadino tunisino. Sul posto giungeva in ausilio una pattuglia della polizia di Stato del commissariato di Mestre che, insieme ai militari, provvedeva ad effettuare accertamenti sullo straniero che veniva identificato compiutamente per S.S., 27 anni, di cittadinanza tunisina.

La successiva interrogazione alla banca dati faceva emergere nei suoi confronti un ordine di carcerazione da eseguire, provvedimento emesso a seguito di una condanna dal Tribunale di Venezia il 6 novembre 2016. Il tunisino, infatti, era stato processato per tentato furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale, reati commessi a Mestre il 26 ottobre 2017, e condannato ad 8 mesi di reclusione.

Lo straniero è stato quindi accompagnato negli uffici della Questura dove si provvedeva a notificare l’ordine di esecuzione di carcerazione e conseguentemente condotto dai poliziotti presso il carcere Santa Maria Maggiore di Venezia.

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