Mestre, i colori dei writer illuminano la strada / FOTO

Via Brenta Vecchia, i pannelli del cantire di M9 disegnati da giovani artisti. Ci sono Cacciari e Pellicani, ma anche Ray Charles

MESTRE  - Ci sono le firme variopinte impresse con lo spray da illustri artisti come il newyorkese Cope2. Ci sono le gondole, le maschere, ci sono pulcinella e Ray Charles. Ma, soprattutto, c’è un omaggio dedicato a Gianni Pellicani e a Massimo Cacciari, in primo piano davanti a una Venezia e una Mestre che appaiono addormentate. In via Brenta Vecchia, lungo i pannelli che costeggiano un lato del futuro museo M9, i writer archiviano la protesta e la ribellione regalando alla città uno squarcio colorato e allegro di street art. Qui il graffito diventa opera creando un percorso artistico con tante firme. Nulla di illegale, sia chiaro. L’iniziativa parte dal maestro Germano Locatelli, gestore dello studio d’arte contemporanea “G&B” di Corte Legrenzi , e trova l’appoggio del presidente della Municipalità di Mestre centro, Massimo Venturini e dell’architetto Plinio Danieli. «L’idea di coinvolgere i writer per dipingere i pannelli di legno», spiega Locatelli, «è partita dopo che nel mio studio abbiamo organizzato in collaborazione con Filippo Campesan la mostra di Cope2, artista di fama mondiale. Assieme a Venturini volevamo trovare uno spazio dove il famoso writer potesse lasciare una sua “firma”. Abbiamo scelto via Brenta Vecchia».

Da Cope2, al secolo Fernando Carlo, l’iniziativa s’è poi allargata, coinvolgendo vari writers già affermati, dal 15enne Zoran (S.L) a Danilo Russo, Simone Cavaretta, Clay, Diego, Alessandro V., David e perfino il russo Vladimir K. Partendo da via Poerio e passeggiando lungo via Brenta Vecchia, si incontra subito la foresta in bianco e nero creata da Alessandro V. e Vladimir K., arricchita da una immagine che è già un cult: un writer di spalle che con lo spray sentenzia: “Non si scrive sui muri”. Subito dopo si incontro Ray Charles e, poco più in là, l’omaggio più inusuale da parte della street art, quello a due ex amministratori locali che hanno segnato un pezzo di storia della nostra città: Gianni Pellicani, indimenticato, vicesindaco di Venezia dal 1975 al 1983 nonché parlamentare e presidente di Save, e Massimo Cacciari, ex primo cittadino dal 1993 al 2000 e dal 2005 al 2010. L’autore del dipinto è David, artista eclettico che disegna e suona mentre l’idea di omaggiare i due ex amministratori parte dallo stesso Locatelli, direttore artistico dell’iniziativa e ideatore di quasi tutte le opere realizzate sui pannelli. «Abbiamo voluto rappresentare due persone che hanno lavorato molto e bene per la città», spiega il pittore veneziano, «all’interno di un percorso nel quale Venezia è protagonista assoluta».

Proseguendo lungo la strada, si incontrano maschere veneziane, prue di gondole, sfondi lagunari. Poi le più classiche firme da street art e altri “graffiti” variopinti. Seguendo ancora il perimetro dei pannelli in via Pascoli ecco altre immagini. Si finisce con un omaggio anche a Germano Locatelli, con un ritratto caricaturale e uno “special thank to Germano-the boss”. In via Brenta Vecchia, insomma, la street art trova naturale sfogo lanciando ai passanti segnali gioiosi, senza volgarità o particolari grida di protesta. Una rappresentazione artistica affidata agli spray di chi viene spesso additato come vandalo, perché imbratta i muri della città. Ma che succederà alle opere dei writer quando i pannelli non serviranno più? «L’idea», spiega Locatelli, «è quella di installarli attorno ai ponteggi del cantiere quando inizieranno i veri e propri lavori del M9 . Una volta terminati, poi, decideremo sul da farsi ma possiamo pensare anche a una esposizione permanente». C’è ancora tempo per decidere e ci sono altri spazi bianchi da completare. «Abbiamo già deciso cosa fare», conclude il pittore, «saranno altri omaggi alla città, non solo Venezia, ma anche la terraferma. È solo questione di giorni, sarà una bella sorpresa”.

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