Mestre, i 102 strabilianti anni di nonna Carlotta

Ricorda la guerra, i viaggi in Messico. Ama il ballo, mangiare e domenica festeggerà con i suoi tre figli

Nonna Carlotta compie 102 anni

MESTRE. Ricorda la guerra come fosse l’altro ieri, gli aerei «che camminavano nel cielo», il marito Giuseppe che dormiva sotto il letto, per non farsi trovare dai tedeschi. Ma anche la California, che ha visitato una volta rimasta vedova, il Messico («il più bel Paese che ho visto»), la Spagna.

Nonna Carlotta Toninato in Bonazza, 102 anni domenica 18 febbraio, non è la classica centenaria che tutti immaginiamo, sembra una signora anziana, un po’ più che ottantenne, che ha avuto la grazia di rallentare il tempo.



Non sa cosa siano le malattie, anche se in ospedale negli ultimi due anni, è andata un paio di volte, ma non per grossi problemi, fino a cent’anni, però, nessun acciacco. Il medico viene a visitarla, ma proprio se serve, altrimenti a ritirare le ricette va la sua badante. Ama prendere il sole in terrazzino, guarda Chi l’ha Visto e Ballando sotto le Stelle, non ha perso San Remo (anche se non è riuscita a stare alzata fino alla proclamazione del vincitore) e si è emozionata vedendo la ballerina 83enne che completava la coreografia del gruppo “Lo stato sociale”, perché lei da giovane amava muoversi a ritmo di musica nelle balere ed era una tanghera di tutto rispetto.

È originaria di Dese, dove ha vissuto per molti anni e dove sono nati i suoi «putei», da 56 anni risiede in via Tassini, al civico 8. «Qui è chieto», racconta, «non c’è bordello, qualche auto che passa, ma è un attimo. Ladri qualcuno che si fa sentire, ma pochi, perché noi qui siamo tanti. A rubare qui non sono mai venuti, perché sanno che non c’è niente, qui nessuno disturba né batte il campanello».

Non ha paura di nulla, il peggio, oramai è passato. Malattie? «Mai avuto niente finché non sono stata vecchiotta, ero forte una volta, leggere influenze». Però, si vaccina: «Bisogna, tutti gli anni, tanti non se lo fanno, non so per cosa, ma è tutta salute farsi il vaccino, altrimenti si muore, una volta era così». In condominio le sue due amiche, 94 e 87. «Iniziano ad arrivare dei foresti adesso e qualche cinese». Se inizia a parlare del passato, non finisce più: «Una volta cì’era di tutto, ma noi stavamo in casa, non si usciva, c’era la guerra, poi altro, di tutto, adesso (guard aOlga) si può andare dove si vuole e fare quello che si vuole».

Nonna Carlotta di Dese festeggia 102 anni

I suoi figli sono nati in casa, tutti tranne uno: «Mio marito è stato in guerra, io lo spettavo a casa, poi un giorno è tornato, ha trovato una barca, è arrivato via fiume. Me lo sono ritrovato davanti, ero in giardino e gli ho detto “cosa succede? Come sei arrivato? Andiamo dentro, perché se i tedeschi mi vedono mi portano via., devoi nascondermi” Così è stato nascosto per un bel pezzo sotto il letto e da là non si è più mosso, sotto il letto non guardavano, ma quanta paura. Loro passavano con le camionette li portavano via. Sa cosa significa dormire con un uomo sotto il letto? Che se arrivavano ci uccidevano tutti, io mio marito e i figli, ma oggi siamo qui». Il presente, a lei non fa più di tanta paura. Qual è il segreto della sua giovinezza? «Ce ne sono tanti. Ridere sì, ma ne ho passate tante, una volta c’erano i comunisti, i fascisti, ne ho passate tante, adesso i figli sono felici, sono cresciuti bene

Nonna Carlotta e il segreto della giovinezza


Non si cura tanto della sua dieta. Mangia di tutto, vino una goccia una volta ogni tanto, ma solo per brindare a qualche evento. Al mattino caffè latte, a mezzogiorno una bella pastasciutta, la sera verdura, formaggio, quello capita e che cucina Olga. Carlotta, invece, fa gli gnocchi con il ragù per il figlio, Ugo, che la domenica va a pranzo da lei. Al giapponese ci è andata una volta sola. «Ho detto a mio figlio, oramai che ci sono resto, ma non ci torno èiù però».
 

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