Mestre, ha 100 mila euro di reddito e non paga l'affitto della casa pubblica
MESTRE. Tremila famiglie in cerca di casa a fronte di poco più di ottanta appartamenti liberi pronti per essere assegnati con il prossimo bando Erp. È in questi numeri la fotografia dell’emergenza abitativa del Comune di Venezia anche se, come spiega il vicesindaco e assessore alla Casa, Luciana Colle, «il fatto che ci siano tre famiglie che hanno presentato richiesta non vuol dire che tutte abbiano diritto a un alloggio pubblico».
Eppure c'è chi, con 100 mila euro di reddito, non paga neppure l'affitto della casa comunale che occupa.
Il caso del Circus. Sia per le nuove assegnazioni, che per gli alloggi già affittati, sono in corso controlli ferrei, con il supporto della guardia di finanza. Lo dimostra il caso del Circus dove la giunta ha deciso di procedere con lo sfratto di un inquilino che, pur avendo un reddito sopra i 100 mila euro, non voleva pagare l’affitto che negli anni scorsi gli era stato modificato da Erp a social hosing, e alzato da 327 a 624 euro. L’inquilino negli anni è arrivato ad accumulare un debito di 63 mila euro, tanto che il Comune, con una delibera di giunta, ha deciso di procedere con lo sfratto per morosità.
«Questo è il caso più eclatante», osserva la vicesindaca Luciana Colle (nella foto), «ma ce ne sono altri sui quali stiamo facendo accurati accertamenti, perché ci sono discrepanze tra redditi e canoni versati. Ed è insopportabile che qualcuno stia in una casa pubblica senza averne diritto o non pagando il dovuto, di fatto sottraendola a qualcuno che ha più bisogno di lui. I controlli riguarderanno anche i nuovi bandi».
Case e finanziamenti. Non si scappa invece dal numero degli appartamenti disponibili, poco più di ottanta, ancora pochi rispetto a quelli vuoti, in attesa di essere ristrutturati: quasi 300 a Venezia, 500 in terraferma. «Nelle ultime settimane abbiamo stanziato, con quattro distinte delibere, 1 milione 300 mila euro proprio per la ristrutturazione del patrimonio immobiliare», dice la Colle, ma è chiaro che per sanare gli 800 appartamenti vuoti ci vorrebbero molti più soldi. In particolare l’ultimo stanziamento, a fine febbraio, è stato possibile grazie ai fondi del Programma operativo nazionale Città metropolitane Pon Metro 2014-2020. E prevede 300 mila euro per 24 alloggi Erp in terraferma, 300 mila euro per 10 alloggi Erp in centro storico e isole, 400 mila euro per 33 alloggi non Erp in terraferma e 300 mila euro per 19 alloggi non Erp del centro storico.
Il bando in arrivo. In queste settimane gli uffici della Colle stanno lavorando alla definizione del nuovo bando per gli alloggi Erp, che vedrà le famiglie presentare le nuove domande, a fronte di nuovi parametri. Il testo del bando verrà discusso nella prossima commissione consiliare sulla Casa, ma il vicesindaco anticipa alcune delle modifiche sulle quali si sta lavorando. «L’obiettivo è quello di agevolare le famiglie giovani, sia nel bando per gli alloggi popolari Erp, che sarà pronto entro la fine dell’estate, e per il quale le famiglie interessate dovranno presentare domanda, che per i bandi di social housing, a canone calmierato, privilegiando le coppie sotto i 40 anni. In questo caso», aggiunge la Colle, «il nostro punto di riferimento sarà il bando realizzato per l’istituto Coletti, che ha dato davvero buoni frutti».
Il Coletti e la classe media. «Il bando per il Coletti ci dice che ci siamo mossi nella giusta direzione per sostenere la residenza, per quello lo prenderemo a modello», dice Colle. Sono 71 gli alloggi dell’Opera Pia Coletti, a Cannaregio, alloggi di edilizia convenzionata. Sono state presentate 733 domande, di cui 425 sono ammesse. I richiedenti l’alloggio dovevano avere un reddito non inferiore a 20 mila euro e non superiore a 74.328 euro, comprendendo così non solo gli indigenti, ma anche la classe media, spesso esclusa sia dai bandi per gli alloggi pubblici che dalle case a libero mercato. Un punteggio più alto inoltre era assicurato alle famiglie composta da tutti membri sotto i 40 anni. I prossimi alloggi da assegnare sono i 18 alloggi del Pirua di via Pividor al Lido, di cui 6 vendute, mentre altri 16 alloggi saranno realizzati anche alle Conterie di Murano.
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