Mestre, gli rubano l’auto sotto casa, multato per sosta vietata
MESTRE. È iniziato tutto la notte tra il 27 e il 28 gennaio, quando i ladri forzano il cancello elettrico dell’abitazione di via Borgo Pezzana si impossessano della sua Mercedes 270, per poi utilizzarla per fini malavitosi e abbandonarla in un passo carraio in via Ciardi alla Cipressina. Da quel giorno Mario Cognolato è costretto a pagarsi un’auto a noleggio e a rodersi il fegato per districarsi tra la burocrazia.
Il 28 gennaio l’uomo presenta denuncia al commissariato di Mestre. «Sul sito del 112-controllo veicoli viene comunicato a tutta l’area Schengen che la Mercedes con targa CP931 MV è ricercata», racconta, «ma i vigili urbani a tutto pensano fuorché al fatto che la macchina sia stata rubata. Dopo due settimane, disdico il possesso al Pra di Venezia». Poi la contravvenzione: «Il 2 marzo ricevo dalla polizia municipale una multa perché la mia auto il 30 gennaio sostava in un passo carrabile e un carroattrezzi l’aveva spostata nel deposito di Gianluca Faggian in via della Montagnola. Mi affido a un avvocato e scopro che l’auto è stata sequestrata il 22 marzo perché oggetto di reato e dissequestrata tre giorni dopo, ad aprile la polizia urbana mi dice di andarmela ad aprire e prendermi quello che c’è dentro. Ci trovo la chiave di un’Audi, un telecomando, biancheria, zaini, giubbotti, scarpe sportive, cacciaviti, tenaglie».
A questo punto, Cognolato ha già pagato la multa, 215 euro di deposito e ha 3 mila euro di danni. Siamo all’11 maggio e continua a usare un’auto a noleggio. Racconta: «L’auto è stata ritrovata due giorni dopo, ma i vigili non hanno composto il numero del commissariato di via Ca’ Rossa o schiacciato due bottoni al Pc per vedere se la targa corrispondeva a un’auto rubata, nessuno mi ha avvertito e mesi dopo vengo a sapere che è stata ritrovata per via di una multa per divieto di sosta. Mi si dice che devo pagare il parcheggio, il deposito, come se la colpa fosse mia. E che devo aprirmela quando dentro potrebbe esserci di tutto perché è stata sequestrata in quanto oggetto di reato. Multano un’auto rubata e mi dicono di ricorrere al Prefetto se non la voglio pagare». Aggiunge: «C’è il totale disinteresse della protezione del cittadino da parte degli organi di polizia urbana. Presenterò denuncia per omissione atti d’ufficio, comportamento illecito, e cercherò di ottenere il risarcimento dei soldi spesi, che donerò in beneficenza». Chiude: «Mi appello al Prefetto e al nuovo Questore, un cittadino non può essere trattato alla stregua di un delinquente da chi dovrebbe vegliare su di lui».
«Ci siamo attenuti alla normativa», spiega il comandante della polizia municipale, Marco Agostini, «l’auto non aveva segni di effrazione tali da fare pensare a un furto, altrimenti dovremmo controllare ogni auto in divieto di sosta. Inoltre, la legge dice che è a carico del contribuente la custodia di un’auto rubata: ci sono delle procedure da seguire e noi non abbiamo accesso al sistema informativo del Ministero».
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