Mestre, giornali, wi-fi e servizi nell’edicola 2.0
MESTRE. Non una semplice rivendita di giornali ma una edicola di quartiere, versione 2.0. L’edicola di Mauro D’Este che, dopo diciotto anni di attesa e quattro progetti bocciati, torna nel centro di piazzale Donatori di Sangue con una nuova struttura, moderna che si apre a libro allo spazio circostante, dovrebbe aprire i battenti da oggi. O al massimo da domani. E nei prossimi mesi ha in serbo tante novità.
«La semplice vendita di giornali e riviste non basta, occorre aprirsi al nuovo e ho deciso di giocare anche questa carta», racconta l’edicolante. Ci si potrà rivolgere all'edicola di D’Este per trovare l'idraulico o l'elettricista per le piccole riparazioni domestiche con una funzione di moderno “portiere” di quartiere per il centro di Mestre. Idea che a Parigi e Milano ha avuto successo. E quindi ci si prova anche nel centro di Mestre.
Come? L’edicola metterà a disposizione una lista di persone da contattare per piccoli lavoretti domestici. E intende anche garantire la connessione wi-fi gratuita per i clienti e offrire un servizio di assistenza alla navigazione sul web con un tablet utile a chi ha bisogno ma anche all’anziano poco avvezzo ad internet. E magari ci sarà anche il caffè di una macchinetta.
«Grazie a un accordo tra il primo operatore postale privato e i rappresentanti dei giornalai (e anche senza accordi formali con le ditte di spedizione, visto che basta indicare l’edicola come indirizzo del destinatario) si potranno inviare o far recapitare corrispondenza e pacchi, vendere francobolli», aggiunge l’architetto che ha progettato l’edicola, Giovanni Leone, noto per aver curato, tra l’altro, il restauro del teatro Toniolo.
La nuova edicola ha struttura ed espositori in metallo, con finiture in grigio antracite in linea con pali e lampioni del piazzale. Due lati dell'edicola sono pareti mobili con espositore, che si aprono a libro a pochi passi dalla biblioteca di villa Erizzo. Al centro della copertura inclinata si alzano delle pareti per creare uno spazio cavo, non visibile dal basso, in cui allocare una pompa di calore e un piccolo lucernario a portare luce al banco interno. Oltre al bancone è previsto uno spazio confinato con una tenda per la vendita dei prodotti per adulti e un piccolo spazio di servizio retrostante con spogliatoio e lavabo.
Lo spiovente della copertura va a formare una pensilina perimetrale larga 80 centimetri. Investimento di circa 70 mila euro dell’esercente che mette la parola fine ad una attesa quasi ventennale, perché per 18 anni D’Este è stato confinato a lato del palazzo delle Poste in attesa di una ricollocazione nel piazzale che ora è realtà con la fine dei lavori di riqualificazione dell’area del Marzenego. E che esprime la voglia di riscossa di questa zona del centro.
Ieri gli operai erano alle prese con le rifiniture della pavimentazione in porfido del piazzale, in linea con il pavimento di pietra dell’edicola che vuole diventare un punto di riferimento per il centro, non solo per la vendita di quotidiani e riviste. «Ci auguriamo che alla disponibilità offerta dell’esercente si aggiunga il contributo dei cittadini e utenti, che possono segnalare idee e far presente esigenze arricchendo così il raggio delle attività con nuovi e inediti contenuti», spiega l’architetto Leone.
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