Mestre, geologi al lavoro per il nuovo ponte tra San Giuliano e i Pili
Anello ciclabile tra i Pili, via Torino e San Giuliano: il Comune di Venezia conferma l’idea del sindaco Brugnaro di collegare il parco di San Giuliano ai Pili. Due aree al centro di importanti investimenti. I terreni dei Pili, di Porta di Venezia, saranno al centro di un miliardario piano di sviluppo per realizzare il nuovo Palasport, alberghi, uffici e molto alto. Progetto al centro di polemiche e su cui è arrivato anche lo stop dell’Autorità portuale che ha ricordato a tutti che quei 44 ettari, seppur di privati (di una azienda del sindaco, oggi parte del fondo cieco che deve togliere di mezzo il conflitto di interessi), ricadono dentro al perimetro del Prg portuale e quindi va autorizzato dal Porto.
Ma ci sono anche altri progetti che si muovono: come il ponte ciclopedonale tra il parco di San Giuliano e i Pili. Una idea che se ne porta dietro un’altra, tutta da valutare: la attivazione ai Pili di una fermata del tram. Idea su cui pesa una incognita pesante, quella dei finanziamenti che non ci sono più visto che i 15 milioni del prolungamento fino a San Basilio sono stati rifiutati dal Comune. Ma la fermata del tram diventerebbe utile a trasportare quanti andranno a parcheggiare nelle aree di sosta previste ai Pili visto che alla Porta di Venezia sono stati autorizzati (dalle giunte precedenti alla Brugnaro) due parcheggi in cambio dei terreni per la ciclabile dal Vega fino al ponte della Libertà, destinazione Venezia.
Per ora, dicevamo, la direzione Lavori pubblici va avanti con la progettazione del ponte ciclopedonale: serve uno studio di fattibilità sul ponte che dovrà scavalcare la regionale 11, la ferrovia e il Canal Salso e il Comune ha deciso di far eseguire indagini geologiche e ambientali, affidando i rilievi tecnici alla società Geotecnica Veneta di Olmo di Martellago. Un affidamento per poco meno di 17 mila euro per lo studio preliminare. Il progetto per la passerella ha uno stanziamento di 3 milioni e 900 mila euro, previsto dal Documento unico di programmazione (Dup) per il 2018. Anche San Giuliano è al centro di altri progetti. Se sull’area dei Pili, infatti, anche Porta di Venezia ha in corso indagini e rilievi ambientali per valutare il Piano di sviluppo, tutto da delineare (non risulta esserci ancora un incarico all’architetto Tobia Scarpa), dal lato di San Giuliano gli uffici comunali lavorano con le ditte di trasporti di San Giuliano, che si sono affidate per un progetto di sistemazioni dei loro magazzini all’architetto Svalduz, e con le cinque Remiere di San Giuliano per sancire una “pace” che porti ad una migliore convivenza e a nuovi servizi vicino al grande parco dove nel “Tamburello” ci sarà l’area per i grandi concerti. Piano da 16 milioni di euro. Le ditte potranno ammodernare i capannoni con l’uso di via San Giuliano come strada di accesso per i camion. Nei terreni Ater, da espropriare, si realizzerà la nuova via d’accesso al parco. In Punta San Giuliano il Comune studia il restauro dell’ex colonia elioterapica e prevede tre nuovi capannoni per le Remiere. Verrà chiusa l’area di rimessaggio barche oggi attraversata dai visitatori del parco e cambierà l’affaccio alla laguna per il pubblico. E arriverà anche il ponte che consentirà di arrivare in bici e a piedi fino al futuro Palasport. Sempre che si realizzi davvero ai Pili.
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