Mestre, distretto sanitario difeso da un vigilante

In via Cappuccina garantite dodici ore di controllo da inizio mese: «La situazione è già migliorata»

MESTRE. Distretto sanitario sorvegliato speciale. Dal primo luglio una guardia giurata (Cds Costantini Divisione Sicurezza) si occupa della sicurezza del Distretto di via Cappuccina, situato in una zona “calda”, in fondo alla strada, a due passi dalla stazione. Da parecchio, oramai, sulla scalinate e sui muretti del Distretto si ritrovavano spacciatori per fare il bello e il cattivo tempo sotto gli occhi di giovani e anziani che si recavano a fare gli esami.

«Pazienza per i senzatetto», spiega dai locali del Distretto il personale degli sportelli, «quelli non sono il problema, ma i magrebini che si drogano e spacciano, è tutta un'altra cosa. Noi qui abbiamo la cassa, quando usciamo temiamo che ci succeda qualche cosa, che rubino, si fa presto a entrare legarti a una sedia e andare via. Chi se ne accorge?». La situazione, insomma, era diventata pericolosa. Senza contare la questione bagni. I servizi del Distretto, che si trovano al piano terra, venivano utilizzati da malviventi che si drogavano. «Li abbiamo trovati insanguinati per non parlare del resto», raccontano. Così per qualche tempo oltre alla chiave, era richiesta anche la carta d'identità per utilizzare le toilette.

L'allarme arriva da Mestre: «Troppi spacciatori, abbiamo paura»
agenzia candussi, giornalista artico/baschieri. via Fogazzaro mestre.

«Il Distretto», fanno sapere dall'Asl 12, «era diventato un luogo di cui una certa frequentazione che ruota attorno alla zona e che stazionava in zona teatro approfittava». Da qui la scelta non tanto di mettere telecamere, che forse non avrebbero svolto la stessa funzione, bensì di pagare una sorveglianza privata e allargarla anche al Distretto di via Cappuccina. L'agente sorveglia l'entrata principale, controlla chi vuole utilizzare i bagni, ma soprattutto rappresenta un deterrente per gli spacciatori e una sicurezza per chi lavora agli sportelli al piano terra. Il turno inizia alle sette del mattino e termina alle sette della sera. »La situazione in dieci giorni è già migliorata», spiegano dal Distretto.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia