Mestre, cresce il nuovo quartiere degli ostelli
MESTRE. In via Ortigara, dove sorge il nuovo ostello del gruppo Plaza Hotel, il “Anda”, l'artista della street artist Peeta si è rimesso al lavoro. Dopo aver dipinto undici piani dell’esterno del nuovo ostello, con un murale tridimensionale alto trenta metri e largo sette, l’artista si è messo al lavoro anche all’interno. Dalla strada si nota infatti un nuovo murales, stavolta interno al vano scale, dell’albergo in costruzione che dovrebbe aprire i battenti entro la primavera di quest’anno.
Che sia vicino l’appuntamento con l’apertura è evidente non solo da recenti annunci dell’hotel Plaza che stima entro la primavera 2018 l’apertura. In queste settimane ha preso vita il sito del nuovo ostello, collocato alla fine di via Piave, sul retro dell’hotel Plaza. E “Anda” è comparso anche sui vari social network, segno che è partita la campagna di promozione del nuovo ostello, che punta, si comprende subito, sui giovani e in particolare sui “millennials”, i ragazzi nati dal Duemila in poi e che amano viaggiare.
Un sito dallo spirito giovane che al momento pubblicizza non prezzi e costi del pernottamento, non ancora svelati, ma le facce dello staff di giovani che lavorano alla apertura del nuovo albergo a Mestre. Il nome scelto dal gruppo Plaza è già stato svelato da mesi: l’albergo si chiamerà “Anda Venice”. Cento e venti camere su otto piani, 800 posti letto proprio davanti alla stazione ferroviaria, «per stare insieme alla nuova generazione di viaggiatori», è uno degli slogan prescelti.
A collaborare all’apertura del nuovo ostello, che è il secondo in città dopo quello aperto dal gruppo tedesco A&O in via Ca’ Marcello (struttura che sta già puntando al raddoppio con i cantieri per un secondo edificio ad ostello che nasce dalle macerie dell’ex Agenzia delle Entrate) sono anche i giovani designer di Ied Venezia, l’Istituto europeo del design. Le prime simulazioni computerizzate, comparse sul sito Facebook di “Anda Venice” mostrano come saranno i dormitori delle stanze comuni, l’area colazione e la hall dell’ostello. Design accattivante, colori chiari, stanze con letti a castello e spazi ottimizzati. «Una casa aperta al mondo e disegnata per chi conosce il valore della condivisione e dell’esperienza», spiegano dallo staff dell’albergo che sta nascendo da un progetto dell’architetto mestrino Maurizio Papini con studio in Riviera XX Settembre e che ora è in via di allestimento. E come accade dall’altra parte della strada, con l’ampliamento dell’hotel Bologna, ultimo investimento della famiglia Tura, anche il nuovo ostello del gruppo Plaza porterà cambiamenti anche per il quartiere Piave. Via Ortigara, oggi una strada che di notte tanti preferiscono non percorrere a piedi, troverà una nuova vita con l’apertura dell’ostello che con la sua architettura mira a migliorare anche la vivibilità della zona. Un po’ come sta succedendo in via Ca’ Marcello, altra zona degradata di Mestre.
Gli investimenti alberghieri attorno alla stazione stanno contribuendo, lentamente, anche a rendere vivibili zone della città finora degradate. Con un nuovo ostello, che aprirà i battenti entro l’estate, aumenterà anche il numero di turisti nell’area e che hanno come riferimento per i collegamenti con Venezia la stazione ferroviaria di Mestre e gli investimenti sul potenziamento della tratta ferroviaria per la stazione di Santa Lucia, annunciati da ferrovie, diventeranno una necessità, con corse in treno ogni 4,5 minuti sul binario 1 tra Mestre e Venezia. Per il definitivo sviluppo dell’area della stazione, come polo alberghiero mestrino, occorrerà attendere aprile 2019 quando finiranno i cantieri nel grande cantiere MTK, dove sono in costruzione quattro alberghi di varie tipologie e stelle. Analoga previsione anche per l’apertura del raddoppio dell’ostello A&O. Entro un anno si arriverà velocemente a 6.000 posti letto in più per il turismo che dorme a Mestre.
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