Mestre, continuano gli arresti per spaccio: due albanesi verso l'espulsione
MESTRE. Controllo antidroga che fai, arresto che esegui.
Vanno ormai a colpo sicuro i molti controlli antispaccio che le diverse forse dell'ordine effettuano nella terraferma mestrina, segno di un mercato della droga tuttora florido, nonostante i controlli pressanti.
Questa volta, sono stati i carabinieri della Compagnia di Mestre ad arrestare nel pomeriggio di venerdì due cittadini albanesi irregolari, di 20 e 24 anni, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, su segnalazione di alcuni residenti della zona. L'operazione è stata portata a termine dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nella zona della stazione ferroviaria.
"Dopo l'operazione dello scorso gennaio, con l'esecuzione di 13 provvedimenti cautelari contro un gruppo di spacciatori albanesi e nordafricani", si legge in una nota del comando dei Carabinieri, "sulla base delle informazioni fornite dagli abitanti del quartiere, i carabinieri hanno eseguito controlli e appostamenti per diverse settimane. Nel pomeriggio gli investigatori hanno circondato lo stabile dove abitavano i due e dopo aver fermato un cliente che usciva dalla casa hanno fatto irruzione nell'appartamento trovando oltre 200 grammi di cocaina, di cui una buona parte già suddivisa in dosi, assieme a materiale per il confezionamento e la vendita, e infine circa 1.000 euro, ritenuta il provento dello spaccio".
Per i due albanesi verranno avviate le procedure di espulsione dal territorio nazionale. Per il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia, il colonnello Claudio Lunardo, «non esiste l'operazione del secolo, ma solo la continuità dei servizi e del controllo del territorio, e quello della lotta allo spaccio è un fenomeno che va arginato con la costanza e determinazione d'azione».
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