Mestre, cimitero usato come un bagno: una donna chiama la polizia

I due mendicanti sorpresi verso le 8.30 nell’area che si affaccia al parcheggio scambiatore La denuncia della signora: «Erano in un angolo dietro le tombe. Basta, abbiamo superato il limite»
Apertura della nuova costruzione la "Rotonda" contenenti celle funerarie presso il cimitero di Mestre con la presenza del sindaco Orsoni
Apertura della nuova costruzione la "Rotonda" contenenti celle funerarie presso il cimitero di Mestre con la presenza del sindaco Orsoni

MESTRE. Sorprende due mendicanti che usano il cimitero come un bagno e, esasperata, chiama la polizia. L’episodio è successo ieri mattina al camposanto di Mestre.

Che all’ingresso del cimitero ci siano ogni giorno persone che chiedono l’elemosina è cosa nota, così come che alcune di queste siano spesso aggressive e moleste, tanto da spaventare i frequentatori, soprattutto quelli più anziani, che non di rado chiamano la polizia o i carabinieri. Lo sa bene anche Gabriella Bassetto, che ieri mattina però si è trovata di fronte a qualcosa di ben diverso. E’ lei stessa a raccontare come siano andate le cose. «Ero con mia mamma, che ha 83 anni, e stavamo andando a trovare i nostri cari come al solito», racconta. Per entrare la donna e l’anziana madre non usano l’ingresso principale, ma quello sul retro, dove c’è il parcheggio scambiatore, una zona meno frequentata del cimitero. «Quando siamo entrati nel camposanto saranno state le 8.30», racconta la donna, «e abbiamo visto un uomo e una donna, probabilmente di circa trent’anni, di quelli che altre volte avevamo visto all’ingresso principale a chiedere gli spiccioli, che stavano facendo i loro bisogni, in un’area un po’ isolata del cimitero, dietro le tombe».

I due, secondo la testimonianza della donna, le sono andati incontro e le hanno chiesto dei soldi. «Io mi sono messa davanti a mia madre, con l’ombrello teso verso di loro invitandoli ad uscire dal cimitero, e loro mi hanno insultata augurando la morte a me e a tutta la mia famiglia». La donna ha chiamato il 113 e sul posto è arrivata una volante della polizia. Gli agenti hanno raccolto la testimonianza della donna.

«Sono andata subito dagli agenti e ho spiegato loro che cosa ho visto», spiega ancora la donna, «è noto che la situazione del cimitero è difficile e le forze dell’ordine fanno quello che possono, sono testimone del fatto che intervengono spesso, ma credo che con questo episodio abbiamo superato un limite». Per questo tra oggi e domani l’utente scriverà una lettera di protesta al presidente di Veritas, che gestisce il cimitero. La presenza di mendicanti dai modi piuttosto decisi e arroganti, soprattutto nei confronti degli anziani, è ormai una costante del camposanto. Così come il fatto che tombe e lapidi siano spesso prese di mira per rubare vasi e decorazioni di rame, poi venduto sul mercato nero.

 

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