Mestre, cercano di truffare la banca: al posto del cassiere, trovano i poliziotti

I truffatori volevano depositare un assegno rubato: arrestata una coppia di napoletani in "trasferta"
La conferenza stampa dei carabinieri
La conferenza stampa dei carabinieri

MESTRE. Hanno cercato di aprire un conto corrente depositando un assegno di provenienza furtiva, ma al posto degli impiegati della banca hanno trovato gli agenti del commissariato. Due sono stati arrestati, mentre per gli altri due complici è scattata la denuncia.

Tutto ha inizio quando, giovedì mattina, si presenta in una banca di Mestre una donna che chiede depositare un assegno per aprire un conto corrente. L’impiegata si insospettisce e pure rilevando i dati dell’assegno trova una scusa per non completare l’operazione. Invita la possibile cliente a tornare chiedendo un appuntamento per  non farla attendere. Appena l’altra se ne va l’impiegata avverte la polizia. I poliziotti del commissariato grazie ai dati rilevati dalla dipendente della banca scoprono che si tratta di un assegno intestato ad una persona vittima di una truffa.

Venerdì mattina un uomo, per conto della presunta cliente, prende appuntamento per aprire il conto. Quando si reca in banca, dietro al bancone, al posto degli impiegati trova gli investigatori. Viene bloccato l’uomo e una donna che è con lui. In tasca ha l’assegno e un documento con gli stessi dati identificativi riportati sul titolo di credito. È un documento evidentemente falso. Alla fine vengono arrestati Antonio Tronchese, 32 anni e Rosalia Scanniello, 36 anni. Entrambi napoletani. Devono rispondere di uso di documenti falsi, ricettazione e truffa. Altre due persone sono state denunciate per gli stessi reati. Trovate decine e decine di ricevute di soldi versati e prelevati da numerosi conti correnti.

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