Mestre: benvenuti a «Tf Mar Hepa» Fermate illeggibi in viale San Marco
di Francesco Furlan
MESTRE - Per cosa stanno le sigle «Tf mar hepa», «ar», «mo me» o «boro»? Rispettivamente per i nomi delle (future) fermate del tram Forte Marghera, Viale San Marco, Molmenti e Boerio lungo viale San Marco. Come le lettere del vecchio gioco dei trasferelli le indicazioni delle fermate delle pensiline sono “saltate”. Le fermate sono state realizzate da Pmv in previsione dell'arrivo del tram e intanto servono i pendolari dei bus Actv. Lettere cancellate e nomi delle fermate spesso irriconoscibili. Per fortuna si possono ancora leggere i vecchi cartelli sui pali gialli dell'Actv. Abbiamo percorso viale San Marco, da San Giuliano verso piazzale Cialdini, con il pallottoliere in mano e non c'è una sola pensilina che si salvi: cinque vetri in frantumi, tre che si sono staccati del tutto, e i nomi di tutte le 16 fermate (8 per senso di marcia) cancellati in tutto o in parte.
Il percorso. Due vetri rotti alla fermata Forte Marghera (diventata appunto Tf mar hepa), due vetri staccati pochi metri più in là, alla fermata Berio. «Mo me» diventa Molmenti. A Sansovino? Un vetro rotto e uno mancante, qui e lì il nastro bianco e rosso, a dire: fatte attenzione, non appoggiatevi che il vetro non c’è. «Ar» sta per San Marco, e infine un vetro rotto a testa per le fermate Cattaneo e Manuzio. «E’ da un bel po’ che ci sono i vetri rotti – ci spiega un’anziana che va a trovare gli amici a Venezia ferma – ed è anche pericolo, perché sui telati vuoti della pensilina i ragazzi rischiano di farsi male».
Via Cappuccina. D’altro canto va detto che il caso di viale San Marco è isolato. Basta seguire il tram, da Favaro Veneto a via Sernaglia per scoprire che, a parte qualche danneggiamento qui e lì, lo stato di salute delle fermate è buono. E’ l’effetto tram: dando l’idea di una città più bella, i pendolari si sentono più responsabili del rispetto dell’arredo urbano, e gli atti di vandalismo sono scoraggiati. A rovinare il quadretto però, in via Cappuccina, è il divisorio giallo tra una corsia e l’altra, nei pressi dell’incrocio con via Tasso. Non è rimasto in piedi un solo paletto, la base gialle non è ben visibili per chi è al volante, e gli automobilisti spesso scivolano nella corsia opposta. «Valuteremo la cosa – spiegano dall’ufficio Mobilità del Comune – e se è il caso interverremo al più presto».
Actv su viale San Marco. Tempi più lunghi invece per le pensiline di viale San Marco. Le strutture sono di proprietà di Pmv (la società del tram) che però le dà in concessione ad Actv, cui spetta la manutenzione ordinaria. Cambio vetri e scritte da sistemare rientrano nella manutenzione ordinaria. Actv fa sapere di essere a conoscenza della situazione di degrado delle fermate, ma di non aver ancora pianificato un intervento per metterle a posto. Lasciando intendere che le metterà a posto non appena entrerà in servizio anche la linea del tram diretta a San Giuliano. Equivale a dire che bisognerà attendere ancora almeno 6-8 mesi.
Arriva il tram. Con la recente approvazione del progetto definitivo su piazzale Cialdini e l’avvio degli espropri, l’apertura del cantiere nell’area è previsto a inizio di maggio. Su viale San Marco sono già state posate le rotaie, mentre manca l’elettrificazione della linea. L’obiettivo del Comune è portare il tram a San Giuliano entro la fine dell’anno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia