Mestre, bengalesi riaprono un ristorante

La rinascita di via Trento: si chiamava “Dolce vita”, ora è stato ribattezzato “Alla stazione”
Foto Agenzia Candussi/ Artico/ Mestre, via Trento n.8/ Locale dove sorgerà il ristorante bengalese Dolcevita
Foto Agenzia Candussi/ Artico/ Mestre, via Trento n.8/ Locale dove sorgerà il ristorante bengalese Dolcevita

MESTRE. «Vogliamo far rinascere via Trento e farla ritornare quella di dieci anni fa aprendo un ristorante di qualità». A parlare è un gruppo di cittadini bengalesi che ha deciso di prendere in gestione una l’ennesima attività chiusa di via Trento, come il locale “Dolce Vita”, chiuso da un paio di mesi fa. Fatto ancora più grave in una zona degradata come quella della stazione, dove i cittadini cercano di combattere lo spaccio di droga e di stupefacenti. Il locale avrà un nome italiano, si chiamerà Alla Stazione, e farà cibo italiano. Sarà un ristorante per mestrini e per turisti, solo che i gestori e i proprietari saranno bengalesi, così come il personale.

Il titolare è Tawhidur Rahman, neanche trent’anni non abbandonerà del tutto il lavoro a Veritas. Assieme ad altri parenti – tra cui Kamrul Syed, presidente della Venice Bangla School – ha deciso di investire in questo pezzo di città. «Il ristorante che c’era prima» spiegano «ha chiuso perché chi lo gestiva non ne poteva più. Era un disastro, lo sappiamo tutti qual è la situazione. Noi lo abbiamo preso in gestione, lo abbiamo rinnovato, sistemato, rimesso a nuovo. La zona della staziona è degradata, ma stanno aprendo dei nuovi alberghi, i turisti sono molti, la stazione è una grande opportunità e i ristoranti si contano sulle dita di una mano, per questo abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura con tutta la nostra positività. Chiediamo agli abitanti del quartiere di venire, di darci una mano, di essere presenti, per fare in modo che via Trento e via Piave e quest’area migliori e torni ad essere quella che tutti, anche noi, ricordiamo». Il cibo sarà italiano: si mangerà pizza, ma anche pesce pasta e pietanze del giorno a sorpresa. Il cuoco è bengalese, lavora da 22 anni in cucina ai fornelli, anche il pizzaiolo è bengalese così come un cameriere, mentre un altro addetto ai tavoli è albanese.

«Cerchiamo però anche personale italiano e giovane» spiegano ancora «possibilmente della zona, per dare lavoro anche a loro e perché crediamo nell’integrazione. Abbiamo parlato con qualcuno, forse un ragazzo inizia ad agosto». L’inaugurazione è prevista oggi alle ore 17, sarà un momento di festa al quale è invitata a brindare tutta la cittadinanza a e soprattutto il quarterie del rione Piave.

Marta Artico

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