«Corso del Popolo a Mestre invivibile»: il titolare del bar Wilmer’s si arrende e vende ai cinesi
Wilmer Fogarin aveva provato ad animare la strada con concerti ed eventi e si era fatto portavoce contro il degrado. Ora dice basta e se la prende con l’amministrazione: «Brugnaro non ha fatto niente, la città sembra Dacca»
![Il locale di corso del Popolo Wilmer’s e, a destra, il suo ormai ex gestore Wilmer Fogarin](https://images.nuovavenezia.it/view/acePublic/alias/contentid/1h0j2jorkdab2rru219/0/tyyui.webp?f=16%3A9&w=840)
«Non ne potevo più di stare qui, non si può andare avanti a raccogliere firme sottoscrizioni e fare esposti per poter lavorare senza dover chiamare le forze dell’ordine un giorno si e uno anche. E doversi guardare le spalle».
Wilmer Fogarin, ex titolare dell’omonimo snack bar di Corso del Popolo che per anni ha animato la zona fronte liceo Franchetti, ha deciso di mollare. E passare l’attività ai cinesi. Creativo, pieno di voglia di fare, ha organizzato concertini, serate country, tentato di animare una zona che soprattutto nel tratto finale, la sera diventa “calda”.
Negli ultimi anni si è battuto contro il degrado, ha raccolto sottoscrizioni per far smantellare le sedute fronte locale dove stazionavano gli sbandati e denunciato l’affollamento negli appartamenti del condominio di Corso del Popolo dove ha casa il locale: «Ho ceduto il bar» ammette «Anzi dirò che stato un atto dovuto, Mestre non è più Mestre, è diventata Dacca».
Prosegue: «Bisognava pensare a costruire delle abitazioni popolari per i bengalesi che lavorano alla Fincantieri, come a suo tempo avvenne per i ferrovieri in zona Piave, nei pressi della stazione. Invece politici miopi hanno detto “non si possono ghettizzare”. I ferrovieri furono ghettizzati allora? Per contro, sono loro che stanno scombussolando il tessuto sociale e creando una città nella città».
E ancora: «Il sindaco non ha fatto nulla per difendere le attività come la mia, e creare le condizioni per incentivare chi vuole rimanere, anche se sottoposto a simili pressioni. Io ho un'agenzia immobiliare in piazza a Mirano, ma quando propongo Mestre tutti mi guardano male».
Racconta con amarezza: «Nel condominio dove insiste il locale che ho ceduto, su 40 unità abitative, 28 sono state acquistate da bengalesi che subaffittano gli appartamenti a 350 euro a persona, un business che solo a Mestre riescono in modo tanto mirato. Abbiamo fatto esposti su esposti, ma niente».
E così Wilmer Fogarin, ha deciso di accettare le richieste degli imprenditori stranieri che avevano adocchiato il suo bar, ma volevano pagarlo poco. «Ho fatto fatica a cederlo e ho dovuto abbassare di parecchio il suo reale valore, altrimenti non sarei mai riuscito. Alcuni residenti nel mio condominio, ma anche in altri, stanno svendendo gli appartamenti pur di andarsene perché non ce la fanno davvero più a sostenere la situazione».
Wilmer’s Snack Bar dunque, è passato di mano ai cinesi, come sta avvenendo per numerosi locali della città da moltissimo tempo. Da sabato ha inaugurato il nuovo corso del giovane Fabio Wu.
Nella parte terminale di Corso del Popolo, sui cinesi però hanno la meglio i bengalesi, che si stanno buttando nel settore del food, prendendo in gestione bar, frutta e verdura, market, piccoli locali dove fanno asporto. «Quando poi vedo l'amministrazione all’inaugurazione dell’ex Grand Central, mi metto le mani nei capelli e mi domando da che parte si vuole andare: stiamo svendendo la nostra città, da Mestre ne stanno tutti andando».
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