Mestre, arrestato mentre spaccia a due minorenni

Ventiseienne fermato sabato sera in piazzale Sant’Antonio a Marghera dai vigili in borghese con il cane Kum
Controlli della Polizia locale con il cane Kuma
Controlli della Polizia locale con il cane Kuma

MESTRE.I giardini di piazza Sant’Antonio, a Marghera, sono uno dei nuovi poli di spaccio cittadino e proprio qui nel tardo pomeriggio di sabato la polizia locale ha arrestato un pusher senegalese di 26 anni. L’uomo con precedenti specifici per spaccio di sostanze stupefacenti, è stato sorpreso dagli agenti della polizia locale, capitanati da Gianni Franzoi, a spacciare hashish anche a due giovanissimi, due ragazzini di quindici anni che hanno acquistato la droga dallo spacciatore. Un terzo ragazzino è rimasto a guardare gli amici portare a termine l’acquisto. Poco dopo è scattata l’operazione dei vigili, presenti nella zona, non visti, con personale in borghese e pronti a bloccare lo spacciatore con l’aiuto del cane Kuma e con l’ausilio delle pattuglie dei lagunari.

Il senegalese, vistosi scoperto, ha tentato la fuga ma è stato bloccato poco lontano e portato al comando. Nascosti nelle tasche dei pantaloni anche 3 dosi di cocaina e 20 grammi di hashish già suddivise in barrette, pronte per essere spacciate. A quel punto gli agenti hanno informato del fermo il pubblico ministero di turno, la dottoressa Franceschetti, che ha disposto il trasferimento del ventiseinenne al carcere di Santa Maria Maggiore in attesa del processo per direttissima, conseguente alla convalida, previsti nella giornata odierna.

I controlli nella zona di Marghera proseguiranno anche con pattuglie in divisa e non solo in borghese della Municipale per tenere sotto controllo il fenomeno dello spaccio. La zona di Marghera da tempo è diventata “piazza” di spaccio di nigeriani scampati all’imponente blitz in via Monte San Michele della questura. Segno che dopo l’operazione di polizia che ha sgominato una organizzazione di spacciatori, c’è chi ha scelto di spostarsi dall’altra parte della stazione. In realtà, come segnalano gli investigatori, il fenomeno continua anche in zona stazione ma qui per esempio i nigeriani ora scelgono di andare per strada a spacciare a tarda ora, a ridosso di mezzanotte, forse sperando nella minore presenza di pattuglie di controllo. L’arresto in piazza Sant’Antonio conferma, comunque, il recentissimo allarme lanciato dal presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin, sull’aumento della presenza di spacciatori nella Città giardino, a ridosso dell’accesso alla stazione da via Ulloa. «I giardini di piazza Sant’Antonio, la zona attigua di Piazzale dei Quaranta e le vie intorno a piazzale Giovannacci (insieme al covo sempre attivo dell’ex scuola Monteverdi in via Ulloa) sono i nuovi poli dello spaccio a Marghera, affollatisi di farabutti che hanno lasciato la zona della stazione dopo i pesanti (e sacrosanti) interventi delle forze dell’ordine», ha denunciato Bettin, anche dalle pagine del nostro giornale. E l’arresto dell’altro ieri rappresenta, in un certo modo, una prima e immediata risposta da parte delle forze dell’ordine. —




 

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