Mestre, appello per salvare il Teatrino della Murata

Lo spazio rischia di chiudere dopo 45 anni di attività per mancanza di fondi

MESTRE. Il Teatrino della Murata di Mestre, uno dei simboli dell'attività culturale della città, rischia di chiudere i battenti. A lanciare l'allarme sono gli stessi animatori e creatori della struttura, che cercano sostenitori e l'appoggio dell'amministrazione municipale per evitare che su una parte così importante della storia locale cali il sipario per sempre.

Il Teatro della Murata  un piccolo spazio di circa 70 posti ricavato in un fabbricato abbarbicato alle antiche mura e fu inaugurato il 10 aprile 1970 con lo spettacolo "Il Tacchino" di Slawomir Mrozek. Fu l'Associazione Teatro per Mestre (TpM), che tuttora gestisce la struttura, a promuovere questa iniziativa.

Da quella data, con alterne vicende, il Teatro ha saputo, con iniziative originali, dirigere e suscitare attenzione verso proposte che non trovavano altrove soddisfazione. Sono passati per questa sala spettacoli che hanno mostrato le nuove tendenze del teatro (sono state rappresentate novit assolute in prima nazionale) nonché attori nuovi e affermati (da Benigni a Paolini) che hanno potuto rappresentare le loro opere.

Il teatro si è  sempre autofinanziato, non ha mai avuto sovvenzioni dalle istituzioni o da altri, se non quei pochissimi previsti dalle leggi negli ultimi anni. Ma oggi la crisi rischia di tarparne definitivamente le ali. I successi in questi anni sono stati molti, soprattutto nel settore divulgativo: scuola di teatro per adulti e moltissimo per i bambini e per i giovani, scuola di dizione, storia del teatro. "Credo, e non solo perché me lo dice il cuore, che la sua chiusura sarebbe una vera perdita per Mestre - sottolinea Alberto Montalto, uno dei fondatori, lanciando l'allarme - poiché si priverebbe non solo una grande opportunità di crescita, antropologica e culturale, ma anche perché sarebbe una grande mutilazione delle storia di Mestre".
 

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