Mestre, allarme microcriminalità, residenti esasperati: «Chiediamo controlli 24 ore su 24»

Il comitato di via Fogazzaro-via Cappuccina-quartiere Piave: «Troppi spacciatori e delinquenza, manca la sicurezza»
Scene di spaccio in via Fogazzaro a Mestre
Scene di spaccio in via Fogazzaro a Mestre

MESTRE. Spaccio, prostituzione, microcriminalità, i cittadini chiedono un presidio 24 ore su 24, a piedi e in continuo movimento. Così come promesso è arrivata la terza denuncia, nell'arco di sessanta giorni, dei CittadiniDiVenezia, un gruppo di residenti del quartiere Piave, concentrati soprattutto nell'area di via Fogazzaro, via Cappuccina, via Sernaglia e via Rampa Cavalcavia. Abitanti che - come spiegano - spaventati dagli spacciatori, dalla delinquenza e dal malcostume cresciuti a dismisura, hanno deciso di scrivere al sindaco ogni mese, richiamandolo ai punti sulla sicurezza del suo programma.

La prima lettera è datata 10 giugno, con 140 sottoscrizioni, la seconda 10 luglio, 160, la terza 10 agosto, 180 aderenti al gruppo. «Non abbiamo connotazione politica», esordiscono, «e proveniamo da aree culturali e sociali diverse, uniti dal desiderio di tornare ad abitare una città più vivibile, sicura, e disciplinata dalla legge».

La denuncia. «Nella zona in questione», si legge nella missiva indirizzata a Brugnaro, «negli ultimi mesi è aumentato drammaticamente il numero degli spacciatori e delle prostitute che detengono il controllo dell'area. Durante il giorno gruppi di spacciatori magrebini, ormai noti ai residenti e alle forze dell'ordine, imperversano tra il parco di via Cappuccina-via Sernaglia, il Bar Cappuccino Hour, il Pub agli Artisti e il call center (di fronte al Centro medico legale Inps), abituali luoghi di ritrovo, si spostano in zona scuole e nelle vie menzionate. Quotidiani gli episodi di cessione di droga alla luce del sole lungo i marciapiedi, dove gli spacciatori si lanciano in pericolose scorribande in bicicletta: è frequente assistere a litigi e zuffe per le strade davanti ai presenti spaventati. Tutto ciò succede ogni giorno davanti agli occhi di tutti e in spregio agli interventi delle forze dell'ordine e militari».

Di notte. «Durante le ore notturne, prostitute  stazionano nell'area dividendosi tra la rotonda via Rampa Cavalcavia, l'ingresso della palestra Dynamis e il parco di via Sernaglia, dove usano appartarsi con il cliente di turno. Gli episodi di contrattazioni rumorose e i siparietti vergognosi si protraggono fino all'alba. Il parco di via Sernaglia e il muretto prospiciente via Cappuccina, sono controllati da quei gruppi di magrebini che rendono infrequentabile il parco e imbarazzante il passaggio attraverso il marciapiede contiguo e quello di fronte alla scalinata d'ingresso dell'Ulss. In estate sbandati e spacciatori dormono nel parco, abbandonando cartoni e rifiuti».

Quanto denunciato è solo una parte del problema sicurezza: «Non abbiamo menzionato i mendicanti, gli spacciatori, non meno numerosi i venditori abusivi, gli ubriachi che schiamazzano davanti al market sotto i portici del condominio Bandiera e i drogati che si “fanno” sugli ingressi dei condomini».

Il sopralluogo dell'assessore D'Este e del comandante Agostini in zona
Il sopralluogo dell'assessore D'Este e del comandante Agostini in zona

Le richieste. «La chiusura provvisoria dei bar per ordine del questore», fanno presente, «da una parte dimostra la consistenza del pericolo e, dall'altra, la necessità di continuare a sorvegliare le strade e i locali notoriamente a rischio: la relativa quiete di questi giorni d'agosto è apparenza». Poi le richieste al sindaco: «Chiediamo che le forze dell'ordine intervengano subito presenziando sull'area 24h a piedi e in continuo movimento - e non occasionalmente per pochi minuti e senza attenzione come avviene ora - allo scopo di contrastare un fenomeno di delinquenza e malcostume che si svolge giorno e notte».

Concludono: «La polizia locale dovrebbe intervenire sui comportamenti socialmente scorretti per prevenire, arginare il degrado e educare questa fetta della popolazione al rispetto delle regole civili». Il comitato mette poi per iscritto uno stralcio del programma del sindaco dove si parla di sicurezza e di misure per attuarla.

 

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