Mestre, al Parco Bissuola continua la strage di animali

Nell’area del laghetto è morta un’altra oca, probabilmente presa a bastonate. Appello al Comune
L'oca uccisa al Parco Bissuola
L'oca uccisa al Parco Bissuola

MESTRE. Purtroppo continua a ridursi di anno in anno, per colpa di vandali e persone che certo non amano gli animali, le varie specie di uccelli che vivono nella piccola oasi del parco Albanese alla Bissuola, in pieno centro urbano.

Nei giorni scorsi era morto un pavone, poi è stata la volta di cinque anitre, e lunedì mattina è toccato all’oca che da quasi dieci anni era una presenza abituale tra laghetto e canneto.

Molti residenti della zona sono molto arrabbiati e preoccupati per questa situazione che si trascina da anni, malgrado i tanti esposti e denunce presentate alla Polizia municipale e alle magistratura, chiedendo severe indagine per fermare questa lenta “strage di uccelli” nella piccola oasi urbana.

Basti pensare a quanto accaduto negli ultimi anni tra anitre ‘rubate’, cigni presi a bastonate e uccisi, e tentativi di appiccare incendi al canneto.

Polemiche su polemiche, proteste e rabbia da parte di chi, anziano o genitori con bambini, da anni ama passeggiare o sostare sulle panchine a ridosso del piccolo stagno, guardare gli uccelli che nuotano oppure portare qualche foglia di insalata.

«Sono sicuro che quell’oca è stata uccisa», afferma uno dei residenti, pronto all’ennesimo esposto anche alla Lega italiana protezione uccelli. «Domenica era tranquilla che nuotava e stava bene, lunedì mattina era morta che galleggiava nell’acqua. Mi sono informato, e non è escluso che avesse il collo rotto quando è stata ritrovata. Qualcuno l’avrà presa a bastonate, fatto sta che non se ne può più».

«La scorsa settimana è toccato a cinque anitre, tre trovate morte nello stagno e due sul terreno della piccola oasi», riferiscono i residenti, «e prima ancora è morto il pavone, quest’ultimo però da giorni si vedeva che stava male, ma non sappiamo se poi sia stato richiesto l’intervento dei veterinari». «C’è troppa trascuratezza da parte dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine», aggiungono, «non ne possiamo più di veder morire questi animali».

La Lega italiana per la protezione degli uccelli già più volte si interessata alla vicenda del parco Albanese. «In più occasioni abbiamo chiesto chiarimenti al Comune, e soprattutto che l’area sia dotata di videosorveglianza per scongiurare violenze contro questi animali», sottolinea Gianpaolo Pamio, responsabile della Lipu veneziana, «il caso dell’oasi della Bissuola è emblematico. Ci continuano ad arrivare segnalazioni da parte dei cittadini, e bisogna fare chiarezza su quanto accade ormai da troppo tempo, e sulla gestione della stessa oasi del parco. Così tanti uccelli non possono continuare a sparire oppure a morire, vogliamo che sia fatto qualcosa di più concreto per la salvaguardia di questi animali».

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