Mestre, in due nel market per rubare. Il negoziante li scopre e viene pestato

È accaduto tra via Piave e via Circonvallazione, vittime il commerciante e la moglie: i ladri, dopo aver rubato vari oggetti, sono fuggiti ma sono stati immediatamente presi e identificati dalla polizia

Marta Artico e Giacomo Costa
L'aggressione a Mestre nel negozio
L'aggressione a Mestre nel negozio

«Ho fatto l’impossibile per bloccarli, li ho trattenuti per un quarto d’ora, ma erano in due contro uno e mi hanno riempito di pugni». Xin Chen alterna ogni parola con un respiro affannato: non è raffreddore, a chiudergli il naso è stato un pugno e, quindi, un cerotto.

Mentre mostra sullo schermo del suo tablet quello che è successo, tutto ripreso dalle telecamere del suo negozio, è la moglie a insistere, da dietro la cassa: «Hanno picchiato anche me, hanno rovesciato tutto addosso al bambino, per fortuna sta bene». Il figlioletto, neanche un anno, è anche lui oltre il bancone, dentro una carrozzina e sotto una coperta, durante lo scontro con i due ladri gli è piovuto contro tutto quello che c’era sugli espositori sopra di lui.

L'aggressione ai commercianti che provano a fermare i ladri a Mestre: ecco il video

Fengping Huang e il marito gestiscono il Trio Shop all’angolo tra via Miranese e via Piave, sulla rotonda che segna il cambio da via Circonvallazione. Dentro quello spazio - che dopo l’insegna gialloblu di Blockbuster ha finito per ospitare un po’ di tutto - vendono qualsiasi cosa: dagli occhiali da sole alle sciarpe, dai rasoi elettrici ai materiali per il fai da te. E, purtroppo, furti e taccheggi non sono una novità.

«Questi due li avevamo già visti», dicono Fengping e Xin indicando i loro aggressori sullo schermo, «Sono giovani, ogni volta si portano via qualcosa, ma è difficile prenderli sul fatto. Oggi, però, non abbiamo staccato gli occhi dalle telecamere e così li abbiamo visti».

I due ladri in questione si sono presentati poco prima delle 15, arrivati in monopattino e con il casco in mano; si sono presentati alla cassa con la scusa di restituire un piccolo saldatore elettrico acquistato il giorno prima, «dicevano che non funzionava, ma non era vero, lo volevano rendere solo perché avevano finito di usarlo. Non potevamo accettare, non aveva più la confezione».

Mentre uno dei due discute con la donna, l’altro inizia a infilarsi in tasca accendini, cacciaviti, pinze, qualsiasi cosa su cui riuscisse ad allungare le mani. Chen segue ogni gesto sul tablet ma aspetta: solo quando i due fanno per lasciare il negozio si alza e sbarra loro la strada, mettendosi davanti all’unica porta: «Mia moglie ha chiamato la polizia, io ho detto loro che dovevano svuotare le tasche e aspettare gli agenti. E loro non ci hanno più visto».

Il filmato mostra tutta la battaglia che ne è seguita: i due taccheggiatori le hanno tentate tutte per guadagnare l’uscita, difesa strenuamente dai due coniugi, che hanno finito per rimediare sempre più pugni, spinte e pedate. Il marito è il primo a finire a terra, quando si rialza viene tempestato di colpi al costato.

«Mi hanno dato almeno dieci cazzotti al fianco, poi al naso e alla testa». Il negoziante afferra un bastone, cerca di difendere la moglie, che nel frattempo è stata scagliata a terra: «Sono stata colpita alla tempia, alla vita, mi hanno storto un polso», conferma la donna.

I ladri si calmavano solo per cercare una diversa via di fuga, ma il Trio Shop non ne ha altre: la seconda porta, adiacente alla prima, è chiusa a chiave. E allora tornavano alla carica, rovesciando gli scaffali e facendo volare la merce, in uno scontro che è durato quasi venti minuti.

Alla fine sul posto sono arrivate due Volanti della polizia, che hanno identificato i due responsabili: si tratta di due italiani senza precedenti.

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