Autista Atvo aggredito da un balordo alla stazione di Mestre

Vittima un 40enne dipendente dell'azienda trasporti di San Donà. E’ stato aggredito con una borsa che gli ha rotto gli occhiali, causando lesioni al viso

Giovanni Cagnassi
La stazione di Mestre, dove è avvenuta l'aggressione
La stazione di Mestre, dove è avvenuta l'aggressione

Autista Atvo aggredito alla stazione dei treni di Mestre.

Un senzatetto conosciuto nella zona del piazzale della stazione ferroviaria ha colpito con una borsa uno degli autisti, un 40enne dipendente dell'azienda trasporti di San Donà, rompendogli gli occhiali caduti a terra e causando lievi lesioni al viso.

E' accaduto domenica mattina, 19 gennaio, alle 10.15 nel piazzale davanti alla stazione, dove stava per partire la navetta diretta all'aeroporto Marco Polo. I passeggeri stavano salendo quando il senzatetto si è avvicinato in sella a una bicicletta.

Si tratta di una persona che si aggira spesso nella zona, conosciuto per essere talvolta molesto nel chiedere spiccioli alla gente. L'autista dell'Atvo in servizio gli ha chiesto di allontanarsi e di non importunare la gente che stava salendo, mentre chiedeva anche a lui qualche soldo.
Il balordo a quel punto ha reagito di stizza e lo ha aggredito sferrando un colpo improvviso con un borsone che portava con sè in bicicletta.
L'uomo è stato infine allontanato.
L' autista ha allora fatto denuncia ai carabinieri, come da prassi in questi casi, e andrà probabilmente a farsi refertare al pronto soccorso.
Non ci sono stati disservizi, perché la linea è stata coperta immediatamente da un collega in quanto l'autista colpito non poteva più indossare gli occhiali rotti a seguito del colpo subito.
«Alla luce di quanto accaduto», riflette Igor Cuzzolin della segreteria Faisa-Cisal,  «dobbiamo considerare che certi luoghi strategici della città, come le stazione degli autobus presso la stazione ferroviaria di Mestre, hanno bisogno di più sicurezza per tutti. Sia per i citadini che per i lavoratori. Non possono essere lasciati in balia di sbandati e tossicodipendenti che sono liberi di fare tutto quello che credono e sentirsi completamente liberi di trasgredire le leggi».

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