Mestre a rischio alluvione Ora c’è un aiuto digitale
Qual è la zona del Veneziano dove il rischio idrogeologico è più elevato? Mestre. Il motivo è legato soprattutto ai cambiamenti climatici che, da circa 7 anni, hanno trasformato le piogge da lunghe e “leggere” a brevi e intense, il che si concretizza in una minaccia di esondazioni e allagamenti soprattutto nelle zone urbane.
Il rischio idrologico nella terraferma veneziana viene evidenziato dal consorzio di bonifica Acque Risorgive, che gestisce un territorio in cui sono ospitati 18 comuni lagunari, distribuiti in circa 50 mila ettari di territorio, 23 padovani e 11 trevigiani. Ora, di fronte al pericolo di allagamenti, oltre alle numerose idrovore sparse nell’area mestrina, il Consorzio ha da circa 5 anni approntato un sistema di controllo e di monitoraggio che aiuta a prevenire, prima di curare. La piattaforma si chiama Simogit che è l’acronimo di Sistema di monitoraggio gestione idraulica territorio e, tramite strumenti come i pluviometri, che valutano l’intensità della pioggia, tiene costantemente sotto controllo i livelli dei corsi d’acqua in gestione.
«Con questo sistema», spiega Francesco Cazzaro, presidente del Consorzio, «come testimoniato anche delle più recenti situazioni di emergenza meteo, possiamo ottimizzare gli interventi, finalizzati a ridurre, il più possibile, il rischio esondazione».
Simogit insomma è uno strumento fondamentale nella lotta al rischio idrogeologico ed è per questo che proprio oggi a Borgoricco (Pd) Acque Risorgive presenterà la piattaforma ai sindaci e ai responsabili della Protezione civile delle amministrazioni seguite dal Consorzio. Ma non solo. I dati contenuti nel sistema potranno essere consultabili proprio dai sindaci e dagli uomini della Protezione. «La conoscenza dei dati in tempo reale», prosegue il presidente, «è uno strumento utile per la gestione delle emergenze e il Consorzio lo mette a disposizione, attraverso apposite convenzioni, anche dei Comuni e dei responsabili della Protezione civile che operano sul territorio».
Gianluca Codognato
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