Messa nella villa del boss per le vittime di Maniero
CAMPOLONGO. Una messa in ricordo di Cristina Pavesi vittima innocente della mafia del Brenta, celebrata all’interno della villa che fu dell’ex boss Felice Maniero a Campolongo in via Fermi, l’uomo responsabile di quella morte e che per quella morte non ha mai pagato.
Una iniziativa dall’alto profilo civile che rende onore con una celebrazione in quella che fu la casa del malaffare e del delitto, a tutte le vittime della mafia. L’iniziativa si terrà questa sera con la 10ª Festa europea della legalità, intitolata proprio a Cristina, la studentessa che 26 anni fa perse la vita durante un assalto da parte di Maniero e i suoi sodali, ad un treno portavalori a Vigonza.
Un atto dal quale si dissociò e chiese perdono Giampaolo Manca e dal quale invece altri elementi di spicco della mafia del Brenta hanno apertamente accusato Maniero, che però non è mai stato processato per questo delitto.
«La messa», spiega Oriana Boldrin ideatrice della manifestazione, «si terrà aalle 19 nel parco che fu di Felice Maniero ora in dotazione al Comune. Il vicario vescovile di Padova don Marco Cagol celebrerà la messa in memoria di tutte le vittime innocenti di mafia e di Cristina Pavesi, insieme al parroco di Campolongo don Emanuele Degan. È la prima volta che si fa una funzione religiosa nella casa che fu quartier generale nell’ideazione di spaccio di eroina che ha ucciso tanti ragazzi e rovinato decine di migliaia di famiglie venete, rapine e tanti omicidi. Da qui partì il commando che assaltò il treno di Vigonza dove perse la vita Cristina Pavesi alla quale la festa ed il concorso sono intitolati».
«La festa è nata», spiega Luciano Silvestri per Auser altra associazione organizzatrice, «come serata conclusiva del concorso intitolato a Cristina Pavesi e fu l’allora sindaco Roberto Donolato nel 2008 insieme al magistrato Alfonso Sabella a dare il benestare a un evento che vanta moltissimi riconoscimenti. Ultimo in ordine di tempo una lettera di augurio per la giusta riuscita della festa inviataci dal generale comandante nazionale dei carabinieri Giovanni Nistri, Messaggi augurali sono arrivati anche dal presidente Della Repubblica SergioMattarella.
A volere che la festa si spostasse dentro quella che fu la villa dell’ex boss, è stato il sindaco Andrea Zampieri. «Oggi con questa festa», conclude Boldrin, «la casa dell’ex boss è luogo della legalità e soprattutto luogo di tutti».
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