Messa in cimitero con il Patriarca Preghiera sulla tomba di suor Olga

Celebrazione di Ognissanti e dei defunti: la chiesetta è troppo piccola per contenere tutti i fedeli «Va riconosciuta la venerabilità della vita». Oggi e domani camposanti aperti dalle 7.30 alle 17
Di Gian Nicola Pittalis
Cimitero di Mestre, 1 novembre 2013 Ogni Santi Messa del patriarca Moraglia
Cimitero di Mestre, 1 novembre 2013 Ogni Santi Messa del patriarca Moraglia

Si è svolta ieri la messa a Mestre tenuta da monsignor Moraglia in occasione della celebrazione di Ognissanti e dei defunti. Alle 15 il Patriarca di Venezia era al cimitero dove ha celebrato il rito nella chiesetta. Alla funzione hanno preso parte il sindaco Giorgio Orsoni, rappresentanti dell'Arma dei carabinieri, della Capitaneria di porto, dei bersaglieri e degli alpini. La gente si è fermata in massa ad ascoltare le parole di Moraglia, tanto che si è dovuti ricorrere ad un impianto di microfoni esterni per permettere a tutti i presenti, costretti a stare fuori, di sentire il sermone. La piccola chiesa, infatti, non è riuscita ad accogliere tutti. Erano anni che il cimitero della terraferma mestrina non vedeva così tante persone.

Anche le tombe erano adornate da fiori freschi e nella piazzola antistante c’era la fila di gente che aspettava di comprare una pianta o un semplice fiore da posare sulla lapide del proprio caro. Per Mestre è stata anche l’occasione per festeggiare suor Olga Gugelmo delle Figlie della Chiesa, la religiosa vicentina morta a Mestre nel 1943 e appena dichiarata “venerabile”. Si tratta di un passo importante nel processo di beatificazione della religiosa che avverrà subito dopo il riconoscimento e l'ufficializzazione da parte della Congregazione delle cause dei Santi di almeno un miracolo.

«Suor Olga», ha detto il Patriarca durante l’orazione, «dimostra che le strade e i quartieri di Mestre sono stati attraversati dalla santità. Dobbiamo riconoscere sempre la venerabilità della vita, in ogni vita. Anche in quelle che sembrano non avere alcuna particolarità. Proprio suor Olga ha dimostrato come in ogni animo si può celare la nostra santità e solo, come ha fatto lei, guardando la morte in faccia e guardando la fine della vita si può capirne il suo fine».

Suor Olga, fino alla morte avvenuta per meningite, si era dedicata ad aiutare i sacerdoti, a insegnare agli analfabeti, ad aiutare le giovani e i malati. Prendendo spunto dalle ultime parole della religiosa “Farò come la Piccola Teresa; passerò il mio cielo facendo del bene sulla terra”, Moraglia ha poi sottolineato come la vita sia solo un passaggio verso la perfezione dell’anima e come i nostri defunti possano aiutarci.

Finita la messa il sindaco e il Patriarca si sono recati alla tomba di suor Olga per depositare una corona e pregare. Per permettere le celebrazioni che dureranno fino al 3 novembre, i cimiteri comunali, sia a Mestre che a Venezia, saranno aperti dalle 7.30 alle 17, ed è fatto divieto ai venditori ambulanti di qualsiasi genere di esercitare la loro attività sulle Fondamenta Nuove, nel tratto compreso tra il ponte dei Mendicanti e il ponte Donà, nel cimitero di San Michele e nelle vicinanze di tutti gli altri cimiteri comunali. Domani, alle 10, l’appuntamento con il Patriarca sarà al cimitero di San Michele e alle 18 nella basilica di San Marco.

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