Messa della legalità nell’ex villa di Maniero

Emozione per le parole del sindaco Zampieri: «Questo luogo è ora di tutti i cittadini»
L'ex villa di Felice Maniero
L'ex villa di Felice Maniero

CAMPOLONGO. «Chiediamo insieme perdono per tutto il male fatto dalle mafie alle famiglie delle vittime innocenti», Queste le parole di don Marco Cagol vicario del Vescovo di Padova alla messa nell’ex villa Maniero, nel parco che fu dell’ex boss della mafia del Brenta in via Fermi a Campolongo Maggiore.



Da qui partirono i vari comandi per assalti, rapine e delitti. «Sabato», spiega Oriana Boldrin fra gli organizzatori dell’evento e della Festa della Legalità, «la comunità di Campolongo si è stretta in una preghiera unanime. Nell’occasione c’erano anche i parroci di Campolongo e Bojon, don Emanuele Degan e don Massimo Draghi».

Era presente tra le autorità il colonnello dei carabinieri Emanuele Spiller del comando provinciale di Venezia. Qualche giorno fa era giunto un telegramma al comune di Campolongo da parte del generale comandante nazionale dell'arma Giovanni Nistri.

«La prima volta in cui in Riviera del Brenta si celebrava in un luogo confiscato alla mafia la messa, è stato un momento di riflessione e di alto profilo», ha detto il sindaco di Campolongo Andrea Zampieri durante il suo discorso ai presenti».

«Spero», ha sottolineato, «che questo luogo tra breve tempo sia ricordato dalle nuove generazioni per le tante belle iniziative che si svolgono qui dentro e dimenticato per sempre gli orrori che qui dentro sono state ideati. Questa villa», ha detto ancora il sindaco, «è un luogo di tutti e i nostri cittadini devono abituarsi ad entrare qui dentro perché questo bene adesso è nostro, è casa nostra, e vogliamo viverlo appieno con iniziative per tutti di ogi genere».

La serata poi è proseguita con il tradizionale concerto della legalità a cura della band Marco Contarini di Piazzola sul Brenta.
 

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