Messa dei Frati cappuccini da quattro secoli a Mestre

La chiesa dei Cappuccini una messa per i frati di Mestre
I frati cappuccini sono a Mestre quasi da 400 anni. Giovedì prossimo alle 18 una messa nella chiesa dei Cappuccini ne celebrerà la presenza e le attività benefiche in città. I frati cappuccini giunsero a Mestre, per la prima volta, nel 1612. La confraternita di S. Maria dei Battuti (dove è oggi la Casa di Riposo) metteva a loro disposizione un terreno in località "alle Caerane", che è l'attuale sito all'inizio di via Cappuccina. Fu eretta una piccola chiesa, dedicata a san Carlo Borromeo, da poco canonizzato (1610): dunque quattro secoli fa. Il convento, molto piccolo, rimase inalterato nel Sei-Settecento, fino alla soppressione napoleonica (1810). La chiesetta, consacrata nel 1619, rimase intatta fino alla sua demolizione (1964) per far posto alla nuova e più ampia chiesa attuale, in sintonia all'estesa città. Assenti dal 1810, i frati ritornarono nel 1940 (giusto 70 anni fa), quando fu inaugurata la seconda residenza cappuccina a Mestre. Fu qui trasferita anche la sede del Superiore Provinciale dei Cappuccini del Veneto, che da oltre quattro secoli risiedeva a Venezia-Giudecca. In questi 70 anni si sono succeduti 14 Superiori. Tra loro, due furono promossi all'episcopato: padre Girolamo Bortignon (a Belluno-Feltre e poi a Padova) e padre Flavio Roberto Carraro (ad Arezzo e poi a Verona). L'archivio (qui trasferito) conserva un centinaio di incunaboli. Tra i manoscritti è da segnalare un breviario in pergamena (inizi del 1400) e un voluminoso rotolo con tutto il Pentateuco in ebraico. Per le raccolte citiamo le ceramiche da farmacia dove i frati infermieri conservavano le erbe medicinali. Per la ricorrenza del Giubileo 2000 fu aperta un'aula con sei confessionali. Altra opera recente è la spaziosa "Mensa S. Antonio", dove ogni giorno viene offerto un pasto completo (e gratuito) a circa 200 persone bisognose. Ai frati si affiancano una settantina di generosi volontari, che servono a turno.
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