Mercoledì Noale darà l’ultimo saluto ad Alessio Bertoldo

I compagni di scuola e di ciclismo ai funerali del ragazzino di 14 anni morto sabato di leucemia

NOALE. È il giorno dell’ultimo saluto ad Alessio Bertoldo. Oggi tutta la comunità di Noale, il mondo della scuola e del ciclismo si stringeranno attorno alla famiglia del 14enne, morto sabato all’ospedale di Padova dopo un anno di convivenza con la leucemia. Il funerale si celebrerà alle 16 nella chiesa di San Felice e Fortunato e molti si attendono una folta partecipazione di compagni di classe, vecchi e nuovi, insegnanti, compagni di squadra.

Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti alla scuola media di Noale lo scorso giugno, seppur facendo l’esame a distanza, Alessio si era iscritto al liceo scientifico Majorana-Corner di Mirano, senza però mai riuscire ad andare in classe una sola volta: c’erano le cure da portare avanti.



«Però» sottolinea la dirigente Carla Berto «era riuscito a frequentare a distanza, compatibilmente con le sue condizioni di salute, e pure da noi ha dimostrato delle ottime attitudini, riuscendo ad avere dei buoni voti nel primo quadrimestre». E il Majorana-Corner sarà presente oggi alle esequie con una delegazione, unita a quella di Noale formata soprattutto dalla 3ª C della media “Giovanni Pascoli” dell’anno 2016-2017. Con loro ci saranno i compagni di squadra del Gruppo ciclistico Maerne-Olmo, gli allenatori, i rappresentanti della società, semplici appassionati che hanno avuto modo di conoscere da vicino il quattordicenne.

La storia di Alessio ha commosso tante persone; una vita spezzata nella sua adolescenza, un male guardato in faccia e combattuto con dignità e impegno sino all’ultimo giorno. Quel suo ultimo giorno è stato sabato e, da allora, la notizia ha fatto in fretta il giro di Noale, dove abitava con la famiglia in via San Giovanni Bosco.

Un ragazzo modello, serio, umile, che abbinava, con profitto, la vita scolastica all’attività in bicicletta, dove aveva ottenuto già dei risultati molto lusinghieri. La sua vita cambiò giusto dodici mesi fa, quando emerse la diagnosi della malattia. Da lì, si susseguirono le terapie, le visite dagli specialisti, la lotta quotidiana sino alla speranza, un giorno, di tornare alla normalità. Invece in un sabato d’inizio febbraio, il suo cuore ha smesso di battere. Lascia il papà Andrea, la mamma Manola e la sorella minore Sofia. Ai partecipanti al rito si chiede un’offerta per la Fondazione Città della speranza di Padova oppure alla stessa Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma) perché la ricerca può diventare fondamentale per sconfiggere la malattia. Dopo l’ultimo saluto, il feretro di Alessio sarà trasportato al cimitero di Noale.

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