Mercoledì l’addio a Renato Morandina
CAMPONOGARA. Sono stati fissati per mercoledì pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Pietro di Campagna Lupia, i funerali dell’esponente politico del Pd Renato Morandina, stroncato sabato da un infarto nella sua abitazione in via IV Novembre 61 a Camponogara. Prima della cerimonia religiosa, dall’una alle 14,45, sarà allestita per volontà della famiglia, una camera ardente al palazzetto dello sport di Prozzolo.
Le condoglianze al fratello Enzo, alla moglie Franca Callegaro ex docente di italiano e latino, e alla figlia Beatrice sono arrivate da tutto il mondo politico e da tantissimi cittadini. Parole di affetto anche dall’ex segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani a cui Morandina era molto legato. «Renato Morandina», ha scritto Bersani nel suo messaggio, «è stato uno dei dirigenti della sinistra italiana che più rappresentava con la propria storia personale il senso profondo del Partito Democratico. È stato un politico appassionato, cattolico, dirigente veneto che ha segnato la storia della sinistra dal Pci fino al Partito democratico, ne ricordo l’impegno, la serietà. È stato d’esempio nella sua comunità. Sono vicino alla famiglia e ai compagni veneti per questa perdita». Sulle cause della morte dell’esponente politico però ormai non ci sono più dubbi. Si è trattato di un infarto anche se in un primo tempo pareva si fosse trattato di una fuga di gas, di una intossicazione. Morandina da tempo soffriva di problemi di cuore, era seguito dal cardiologo e amico Piero Pascotto, morto lo scorso dicembre, e aveva subìto diversi interventi al cuore. La morte dell’amico cardiologo lo aveva molto colpito e addolorato. Il Pd a livello provinciale e regionale si stringe tutto intorno alla famiglia. «Saremo presenti in massa», spiegano i deputati Michele Mognato e Davide Zoggia, «ai funerali di un compagno e amico che ha sempre lavorato con grande intelligenza e capacità organizzativa per far andare avanti la macchina organizzativa del Pci- Pds- Ds- Pd». Morandina era originario di Campagna Lupia. Esordì nel 1965 come consigliere comunale della Dc. Aveva cominciato la sua carriera politica nelle Acli, ma a metà degli Settanta era approdato al Partito comunista italiano. Per dieci anni dal 1980 al 1990, era stato consigliere regionale, accanto a Valter Vanni. A metà degli anni Novanta, in piena Tangentopoli, era stato coinvolto in una vicenda di finanziamenti illeciti al Pds veneto da parte della Fiat e fu interrogato dal Pm Antonio Di Pietro , vicenda che finì con la prescrizione del reato. Al suo funerale ci sarà anche Fabio Livieri sindaco di Campagna Lupia di centrodestra. «Non mancherò di dare», dice Livieri, «l’ultimo saluto ad un nostro ex concittadino che al di là del colore politico delle sue idee si è sempre impegnato per il territorio da cui proveniva».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia