Mercoledì l’addio a don Franco De Pieri

Grande commozione in città, il rito celebrato in Duomo dal Patriarca. Camera ardente martedì alla chiesa del Corpus Domini
Di Marta Artico
TESSERA 23/04/2003 VIA TRIESTINA FORTE ROSSAROL INAUGURAZIONE SERRE (C) BERTOLIN M. richiesto da IANNUZZI TESSERA FORTE ROSSAROL INAUGURAZIONE NUOVE SERRE
TESSERA 23/04/2003 VIA TRIESTINA FORTE ROSSAROL INAUGURAZIONE SERRE (C) BERTOLIN M. richiesto da IANNUZZI TESSERA FORTE ROSSAROL INAUGURAZIONE NUOVE SERRE

L’ultimo saluto a don Franco. Si svolgeranno mercoledì 30 dicembre alle 10 nel Duomo di San Lorenzo, i funerali di don Franco De Pieri, 77 anni, mancato il 23 dicembre all’ospedale di Padova, dove il suo cuore ha smesso di battere. A celebrare la funzione sarà il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. La camera ardente sarà, invece, allestita nella chiesa del Corpus Domini a partire dal pomeriggio di martedì, quando le tante persone che vorranno, potranno recarsi a rendergli omaggio.

Due chiese e due comunità, il Duomo e il Corpus Domini, che hanno segnato il cammino e l’operato di don Franco. A San Lorenzo, cuore in fermento della città, rimase dal 1972 al 1984, fianco a fianco con monsignor Valentino Vecchi, suo maestro spirituale. Pochi mesi dopo la sua morte ricevette dall’allora Patriarca Cè la delega per la costituzione e la cura della nuova parrocchia del Corpus Domini, di cui fu poi parroco ininterrottamente dal 1985 al 2003, negli stessi anni in cui iniziò ad occuparsi stabilmente delle tossicodipendenze.

Tantissime, in queste ore, le manifestazioni di affetto al sacerdote nativo di San Donà che provengono dal mondo religioso, civile e dalla sua grande famiglia allargata, quella delle moltissime persone con le quali ha condiviso un pezzo di vita e ancor di più delle tante persone che ha aiutato a uscire da situazioni difficili e trovare la forza per andare avanti. In tanti lasciano un messaggio e un ricordo sulla sua pagina Facebook, dalla quale si teneva in contatto con i parenti argentini, aperta specialmente quando partì per il Brasile nel 2013 (una volta andato in pensione) destinazione Natal, in una parrocchia salesiana guidata da un suo cugino, don Franceschino Cibin.

Tra i tanti sogni e progetti che ha concretizzato, oltre al Centro di Solidarietà Don Milani e a tutte le realtà che ruotano attorno a Forte Rossarol, primo esempio di recupero di un gioiello militare a fini sociali quale centro di accoglienza, c’è anche il rifugio San Lorenzo. Un luogo simbolo, quest’ultimo, per generazioni di ragazzi oggi adulti, che si sono formati e hanno trovato, anche grazie ai suoi insegnamenti e alla conquista di splendide vette, la propria strada.

Il giorno dell’antivigilia, così come ieri e oggi, don Franco De Pieri è stato ricordato durante veglie, messe, funzioni, dalle tantissime persone che gli volevano sinceramente bene e lo stimavano. Il giorno di Natale alle 9.30 l’arciprete del Duomo di Mestre, don Gianni Bernardi, ha celebrato la messa a San Girolamo, all’ora in cui di solito celebrava don Franco. Durante l’omelia ha ricordato il sacerdote, la sua figura, e raccontato che proprio di recente aveva regalato alla chiesa di San Girolamo una bellissima icona che oggi si trova vicino all’altare. Lunedì sera alle 19, rosario in ricordo di don Franco nella chiesa di Gesù Buon Pastore a Valcasoni, martedì a partire dalle 16 e fino al mattino seguente, veglia di preghiera ininterrotte nella chiesa del Corpus Domini.

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