Merci, nuovi orari e più pontili
VENEZIA. Pontili dedicati. E nuove fasce orarie per lo scarico delle merci. Il caos Canal Grande colpisce anche i trasportatori. Che ogni mattina combattono una dura lotta per riuscire a scaricare dalle loro barche in riva. Ieri mattina situazione di emergenza sotto il ponte di Rialto. I pontili della «Scoea» strapieni, barche in terza fila, altre in attesa, ferme in mezzo al Canale. Vaporetti, taxi, barche da lavoro, gondole. Una babele che si complica man mano che passano i giorni.
«Si rischia di scoppiare adesso che arriva la stagione turistica», sbotta un gondoliere. Allarme lanciato anche dai piloti Actv, per l’alta concentrazione di traffico. E adesso dai rappresentanti del trasporto merci. Il trasporto ha la priorità, insieme al servizio pubblico, nell’accesso in Canal Grande, come prevede il regolamento del Traffico acqueo. Norme che adesso il Comune intende aggiornare. Nei giorni scorsi a Ca’ Farsetti riunione dei tecnici con i vigili urbani e le categorie. È uscita una proposta per modificare gli orari di consegna di alcune tipologìe di merci. Non più tutti la mattina, ma in qualche caso anche nel pomeriggio, quando il traffico è minore. I trasportatori stanno esaminando le proposte. «Avremo bisogno però della collaborazione dell’Ascom e dei negozi», dicono. E chiedono una «maggiore vigilanza» con il rispetto delle norme esistenti. E strutture dedicate per lo scarico. Pontili oggi insufficienti, e utilizzati anche da altre categorie. Un pacchetto di proposte che adesso dovrebbe andare in discussione anche in Consiglio comunale. «Dobbiamo fare qualcosa per tutelare la nostra città d’acqua», dice il consigliere comunale Paolo Pellegrini, veneziano, sensibile alle problematiche della città storica.
Diversi i temi all’ordine del giorno. Una verifica dei servizi pubblici Actv, dopo l’introduzione della nuova linea 1/, che ha aumentato la frequenza delle corse da piazzale Roma a Rialto una ogni sei minuti. E del traffico soprattutto nelle aree di Rialto, Stazione, San Marco.
Ma anche un riordino del traffico di motoscafi taxi. «Carovane» vietate dal regolamento percorrono ogni giorno il Canal Grande facendo lo slalom in mezzo ai vaporetti. Non si tratta di servizi taxi, né di noleggi diretti agli alberghi. Ma di «gite» che secondo il Comune possono anche fare altri percorsi. Ad esempio il canale della Giudecca, a basse velocità. Infine, i gondolieri. La gondola è il simbolo di Venezia, dicono. Certo non si possono ridurre le gondole in Canal Grande. Anzi, andrebbero aumentate anche nei traghetti, come disincentivo per le barche a motore a correre. Ma anche le gondole, dicono a Ca’ Farsetti, devono rispettare le regole.
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