«Mercatini e distretti in ritardo Sul commercio manca una regia»

Le categorie chiedono più attenzione: «Serve un assessore capace di compiere delle scelte» 


MESTRE. Il Natale è alle porte, i riflettori sono puntati sull’apertura del Museo M9 con la speranza che faccia da volano al rilancio della città, ma Mestre è ancora senza un assessore al Commercio dopo che a fine giugno del 2017 il sindaco Luigi Brugnaro ritirò le deleghe a Francesca Da Villa. E anche dei distretti del commercio nei quartieri non si sente più parlare.

Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Zelarino/ Negozi in via Castellana
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Zelarino/ Negozi in via Castellana


«Pur apprezzando il lavoro che sta svolgendo l’assessora al Turismo Paola Mar», incalza il direttore di Confcommercio, Dario Corradi, «un’amministrazione che nel proprio territorio annovera più città complesse non può non avere un assessore dedicato al Commercio. Il fatto che non ci sia dimostra la sottovalutazione del problema». E il direttore di Confesercenti Maurizio Franceschi: «Fino a oggi», dice schietto, «non è che il mondo del commercio si sia davvero accorto che ci sono stati dei referenti. Il settore di cui parliamo è legato a viabilità, urbanistica, a scelte in termini di parcheggi e di sistema città, per questo serve una figura forte e autorevole, capace di coordinare. Di questo tipo di assessore al commercio c’è bisogno, con un’idea di città chiara».



Tra i nodi aperti l’organizzazione del mercatino di Natale che aprirà in concomitanza con l’M9, il primo dicembre. Motivo per cui davanti al Museo non ci dovranno essere casette. Critico Corradi: «Siamo in ritardo, non è possibile che si attenda metà ottobre per l’organizzazione. Se si vogliono aziende serie, vanno avvisate oggi per il Natale del 2019. L’apertura dell’M9 doveva essere un motivo in più per anticipare la programmazione e fare un salto di qualità. Chi ha amministrato per anni ma anche chi lo fa da poco, ritiene che aziende corteggiate siano in trepida attesa di una chiamata da Mestre. Servono garanzie su luoghi e tempi».



«Questo», spiega Franceschi, «è un anno di passaggio, cambierà la disposizione delle casette, ma la presenza dell’M9 sarà positiva perché arriverà più gente a Mestre e gli operatori del mercatino saranno avvantaggiati come tutto il commercio. Siamo d’accordo con l’amministrazione che a inizio anno ci troveremo per parlare del Natale dell’anno prossimo, nella consapevolezza che si deve partire non a settembre ma a gennaio per elevare la qualità e lo standard che d’ora in poi sarà richiesto proprio perché c’è l’M9 che farà da polo attrattore. Bisognerà pubblicizzare il nostro Natale negli hotel, nelle strutture alberghiere, lavorare con i turisti in centro».



Ritardo? «Neanche per sogno», dice l’assessore Paola Mar. «Il bando delle luminarie è chiuso, abbiamo studiato gli alberi di Natale, la scenografia, aggiustato la postazione delle casette con l’obiettivo di migliorarci ogni anno e fare sempre meglio. Sarà un Natale ricco e le sorprese saranno moltissime”, promette. —


 

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