Meolo sotto choc per la morte di Nicola

Oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo del giovane ristoratore trovato senza vita nella sua auto
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MEOLO - MORETTO NICOLA E IL PUB
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MEOLO - MORETTO NICOLA E IL PUB

MEOLO. «Con il tuo grande cuore hai aiutato tante persone. Adesso sei tu che resterai per sempre nei nostri cuori». Sono decine i messaggi di cordoglio che amici e parenti hanno affidato al web per testimoniare il loro dolore per la tragica scomparsa di Nicola Moretto, il 34enne gestore del ristopub Divinus di Meolo.

La tragedia si è consumata domenica sera a San Donà, nella zona di via Kennedy. Ad accorgersi dell’accaduto è stato un passante che ha notato una Fiat Doblò parcheggiata a bordo strada, con le luci ancora accese. All’interno c’era Nicola Moretto, all’apparenza già esanime. Sul posto si sono precipitati i sanitari del Suem 118, insieme ai carabinieri. Ma per il 34enne ristoratore non c’era più nulla da fare.

Proseguono gli accertamenti per far luce sulle cause del decesso. A stroncarlo è stato probabilmente un malore. Ma sarà l’autopsia, in programma per oggi, a fare maggiore chiarezza, oltre a permettere di accertare, con gli esami necessari, se Nicola Moretto soffrisse di particolari patologie. Poi si attenderà il nulla osta della magistratura per lo svolgimento dei funerali. Saranno in tanti a stringersi attorno al papà Sandro e a mamma Veglia, impiegata in un’azienda di San Donà. Ieri un messaggio di cordoglio per la morte di Nicola è arrivato anche dai siti specializzati di fan e sostenitori del circo. Originaria di Romanziol di Noventa, la famiglia Moretto ha lavorato infatti per una ventina d’anni al seguito del circo di Moira Orfei, occupandosi di tutta la ristorazione per gli spettatori e gli artisti.

Poi, terminata l’esperienza con il circo, il papà Sandro ha avviato un’attività ambulante di ristorazione. Mentre tre anni fa Nicola, sposato con Lilia, una ragazza di origini russe, ha rilevato in affitto la gestione del ristopub Divinus di via Tiepolo, a Meolo. Da pochissimo tempo si era trasferito a vivere, con la moglie, a Losson.

Giovanni Monforte

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