Birdwatching e fattoria didattica all’ex base Nato di Meolo

L’area assegnata per vent’anni all’azienda agricola Giacomin di Roncade.  A breve il disboscamento, poi saranno messi a posto torrette e pannelli

Giovanni Monforte
L'ex base Nato di Meolo
L'ex base Nato di Meolo

Produzione di erba medica biologica, valorizzazione della storia del sito con il recupero delle torrette e pannelli informativi, per spiegare la funzione dei vecchi caseggiati militari. E una fattoria didattica.

Ecco i progetti che trasformeranno gli oltre venti ettari dell’ex base missilistica di Marteggia, nelle campagne di Meolo. A realizzarli sarà l’azienda agricola di Fabio Giacomin, realtà con sede a Roncade, attiva dal 2002 nella produzione e commercio di foraggio.

Al termine di una lunga procedura di gara, il Comune di Meolo ha formalizzato l’atto per l’affidamento in concessione dell’ex base all’imprenditore per una durata ventennale, a fronte di un canone annuo di 3 mila euro.

L’annuncio del sindaco

Lo ha annunciato in consiglio comunale il sindaco Daniele Pavan, specificando che a breve ci sarà un incontro con i concessionari per fare il punto sugli investimenti che intendono fare per riqualificare l’area.

Appassionato produttore di foraggio, Giacomin conosceva già bene il sito di Marteggia, perché si occupava degli sfalci, quando l’area era demaniale. Da qui l’idea di partecipare al bando del Comune, poi vinto.

Via al disboscamento

«A breve inizieremo le operazioni di disbosco e pulizia», spiegano dall’azienda «Stiamo valutando l’operatore che possa fare il lavoro migliore per rendere tutto di nuovo coltivabile». Un intervento molto impegnativo, perché in questi anni la vegetazione si è impossessata del sito, rendendolo una selva.

L’idea è di produrre foraggio, ma soprattutto erba medica, di cui l’azienda ha la certificazione biologica per l’intera filiera dal seme alla pianta. Ma viste le potenzialità del sito si è deciso di andare oltre, pensando a collaborazioni con le scuole e le realtà locali meolesi per far conoscere le attività dell’azienda.

«L’idea è di piantare per gran parte erba medica biologica», proseguono dalla Giacomin, «di sfalciarla, ma di creare anche delle attività ricreative e didattiche legate alla conoscenza e al recupero dell’erba medica, che è una parte fondamentale della nostra azienda».

Birdwatching

C’è poi tutto un sito da valorizzare. Le torrette potranno essere recuperate per attività di birdwatching. Mentre alcuni dei vecchi caseggiati militari potranno essere conservati, valorizzandoli con bacheche tematiche che ricostruiscano la storia del sito.

E poi c’è l’idea di allestire in una parte dell’ex base la “Nonna Teresa Farm”, in omaggio alla nonna del titolare. Una fattoria didattica in cui recuperare aspetti del vecchio paesaggio agrario locale, dove potrebbero trovare spazio un vigneto o antiche sementi. Tutti progetti in divenire, per cui si punterà alla collaborazione con realtà e associazioni locali. Di certo nell’area non sorgerà un impianto agri fotovoltaico. —

 

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