Mense scolastiche, esuberi ad Ames

Lunedì assemblea generale dei lavoratori. Alla base ci sarebbe un minor numero di bambini alle materne e ai nidi

Esuberi in arrivo anche ad Ames, l’Azienda multiservizi Economici e sociali - interamente partecipata dal Comune - che, oltre a gestire 14 farmacie distribuite su tutto il territorio del Comune di Venezia, si occupa anche dei servizi di ristorazione scolastica per materne e asili nido, con circa 330 dipendenti complessivi.

È proprio in questo tormentato settore, si registrebbero secondo l’azienda alcune eccedenze di personale da ricollocare. «Non abbiamo avuto per il momento dall’azienda notizie più precise, se non la comunicazione che esistono al momento delle eccedenze di personale nel settore della refezione scolastica», spiega il segretario della Cgil Funzione Pubblica Daniele Giordano.

Ma la preoccupazione in Ames tra il personale è palpabile, tanto che per lunedì è stata convocata un’assemblea generale dei dipendenti proprio per discutere della situazione. La minore necessità del personale nel settore della refezione scolastica deriverebbe dal fatto che il Comune non ha più accettato iscrizioni di bambini a materne e asili nido dopo la scadenza dei termini fissati - nonostante le nuove assunzioni di maestre - e che con la ventilata ipotesi di portarsi in futuro i panini da casa, si sarebbe ridotto il numero di pasti da preparare e di personale ausiliario.

Si tratta, però di capire, ora, quanto sia a giudizio dell’azienda il personale eccedente e come si pensi di riutiliuzzarlo. Il fatto che Ames sia un’azienda partecipata, ma comunque autonoma rispetto al Comune aumenta le preoccupazioni e anche questo sarà oggetto della discussione in assemblea, ma un altro fronte di agitazione potrebbe presto aprirsi.

Da parte dell’Amministrazione comunale - alle prese con un bilancio sempre più complicato - c’è comunque anche nei confronti delle partecipate l’esigenza di razionalizzare e tagliare le spese non necessarie.

Per quanto riguarda in particolare Ames, l’Azienda ha chiuso il bilancio 2015 con un utile di oltre 700 mila euro, in crescita di circa dieci volte rispetto a quello dell’anno precedente. Il settore legato alla refezione scolastica ha visto il fatturato salire a oltre 17 milioni e mezzo di euro.

Un’azienda in salute, ma Ames anche nella relazione all’ultimo bilancio si lamenta in particolare dei tassi di assenza del personale addetto al settore scolastico, che sarebbero arrivati a quota 17 per cento. Da tempo inoltre l’azienda lavora a una riorganizzazione del personale, con vari tentativi esplorati già in passato. Ora, appunto, una nuova riorganizzazione sarebbe alle viste, con possibili eccedenze. (e.t.)

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