Mense, nuovi ticket in tilt «Per ora nessuna mora»

Il pagamento telematico non funziona al meglio, disagi per le famiglie Marchese (Ames): «I genitori abbiano pazienza, un mese per entrare a regime»

«Chiediamo un po’ di pazienza ai genitori, nell’attesa che il sistema venga tarato». L'amministratore delegato di Ames (Azienda comunale farmacia e mense scolastiche), Gianpietro Marchese, interviene sul caos dei ticket telematici delle mense, che per una serie di fattori, non funzionano come dovrebbero. Qualcuno lamenta di essersi visto recapitare un sms che diceva «credito esaurito» dopo aver appena ricaricato parecchi pasti per il figlio e c'è chi avrebbe invece letto nel messaggio che il proprio bimbo avrebbe usufruito di una mensa diversa dalla scuola d’iscrizione.

«Avevamo messo nel conto che un cambio totale di sistema poteva mettere a dura prova azienda ed utenti», spiega Marchese, «per questo la decisione del Comune di non sollevare alcun conflitto con gli utenti fino a metà ottobre: non scatteranno more di alcun tipo fino a che il nuovo sistema elettronico non sarà entrato a regime, i genitori e le famiglie possono stare tranquilli». Prosegue: «Ci sono tutta una serie di problematiche, a partire dall’anagrafe che deve essere ridigitata per la prima volta, può essere accaduto, che alcuni plessi unici siano stato sdoppiati per errore, c’è chi si vede magari iscritto alle materne ed è alle elementari, questioni dovute alla prima applicazione del sistema. Ma anche al meccanismo scolastico che ha tempi e modifiche dell’ultimo minuto. L’azienda è presente, da due giorni risponde in maniera pedissequa a mail, telefonate, messaggi. Se il sistema, ad esempio, non accetta l’assenza di un bimbo, sicuramente il pasto verrà riaccreditato, tutte cose che richiedono tempo. Non ce la prendiamo con gli utenti, speriamo che loro facciano altrettanto, non devono pensare che le difficoltà dell’entrata in funzione del sistema si ripercuotano su di loro, quanto è stato sollevato, verrà verificato ed aggiustato con un po’ di pazienza, diciamo che in un mese tutto sarà normalizzato». Precisa Marchese: «Ciò che è accaduto era inevitabile perché il sistema scolastico statale e comunale è appena ripreso, ci sono le preiscrizioni, ma solo in ultima si sa quanti sono i plessi, quante le classi, gli insegnanti e dunque si sommano problemi a problemi, bisogna collocare il bambino nella giusta casella e non dimenticare che produciamo migliaia di pasti al giorno e centinaia di diete». Conclude: «Dico ai genitori di avere pazienza e comprensione, per un mese non contesteremo nulla a nessuno, chi fa i bonifici vedrà magari il messaggio di ricarica qualche giorno dopo, non si preoccupi, questo sistema consente di risparmiare una montagna di soldi, a breve sarà tarato ed entrerà a regime».

Marta Artico

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