Meno soldi agli assessori per pagare il presidente

Marcon. La Corte dei Conti accoglie la richiesta di Varlese, alla guida del Consiglio Sindaco, vicesindaco e giunta costretti a decurtarsi l’indennità del 7,45 per cento
Di Marta Artico

MARCON. Al presidente del consiglio comunale, l’indennità da assessore. La Corte dei Conti, dopo quasi un anno di attesa, si è pronunciata. Era stata interpellata dall’amministrazione comunale, in merito ad un fatto puntuale: ossia quanto dovrebbe percepire Arcangelo Varlese, presidente del consiglio comunale, per la carica che ricopre da quando è stato eletto, a maggio 2012. Finora, infatti, ha preso 108 euro al mese, ma le cose sono cambiate. Perché Marcon ha quasi 17 mila abitanti, al momento delle elezioni aveva già superato i 16 mila. Eppure il censimento, che si era nel frattempo svolto, giusto giusto in coincidenza con il nuovo turno elettivo, aveva sì certificato il passaggio del Rubicone, ma la trafila burocratica che prevede scritture su albi, timbri e via dicendo, aveva fatto sì che le elezioni si svolgessero alla vecchia maniera, ossia a turno unico. Il gettone però come avrebbe dovuto essere pagato? Sopra i 16 mila in un modo, ossia per “fasce omogenee”, sotto in un altro. La Corte dei Conti ha risposto dopo un bel pezzo, che a Varlese spetta la stessa indennità degli assessori, parecchio di più: 646 euro lorde. Per non pesare sulle tasche dei cittadini, la giunta ha deciso di ridurre del 7,45 per cento circa a tutti, assessori, vicesindaco e sindaco, il corrispettivo di indennità, per far tornare i conti. Varlese d’ora in poi percepirà l’indennità da assessore, decurtata come quella di tutti gli altri e portata a 598 euro. «Abbiamo fatto degli approfondimenti» commenta il sindaco Andrea Follini «per non pesare sulle casse ci siamo ridotti percentualmente l’indennità, in modo tale che venisse il conto giusto: tutta questa operazione non costa un euro di più alle casse comunali rispetto a quella che era la somma dell’indennità prima. Abbiamo fatto in giunta le modifiche e le abbiamo comunicate in consiglio comunale». Che si è svolto giovedì. Prosegue Follini: «Vorrei precisare che questa amministrazione rispetto alla scorsa costa molto meno, quasi 3mila euro al mese, perché ci sono due assessori di meno e il sindaco non è in aspettativa, il che significa che dimezza la sua indennità». Il netto del sindaco era 1068 euro, adesso sarà ridotto del 7,45 per cento. Varlese però, dovrebbe percepire anche gli arretrati di un anno e mezzo di mandato, che sono bei soldini. «Ci sarà una valutazione di opportunità da parte sua» precisa il sindaco. «Gli arretrati sono previsti» risponde il presidente del consiglio «poi sarà mia scelta come comportarmi. Questa riduzione è un accenno, rilevante e molto significativo politicamente, dell’esigenza di contenere ancora i costi della macchina politica, un gesto non da poco in un momento in cui “la casta” in Italia da il peggio di sé».

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