«Meno di 60 alle prove per vigile: non parlatemi di disoccupazione»
Flop del concorso per 100 agenti stagionali. Il comandante Agostini: «Qualcuno mi dica ancora che i giovani non hanno lavoro». Molti candidati si aspettavano una mail di convocazione che invece non è arrivata
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, Centro Civico, via Terraglio 43/ Assemblea pubblica sul Controllo di Vicinato. Nella foto: Marco Agostini, Comandante dei Vigili Urbani di Venezia.
VENEZIA. «Che qualcuno mi dica che c'è la disoccupazione giovanile a Venezia e in Veneto: a fronte di una offerta di 100 posti di lavoro per venti-trentenni si sono presentati a fare la prova selettiva meno di 60 persone e nemmeno tutti minimamente preparati». Le parole, sconsolate, del comandante dei vigili di Venezia Marco Agostini, su Facebook sull'esito della selezione di martedì per 100 vigili stagionali a Venezia, fanno discutere.
Perché se è evidente, nei numeri, che si deve parlare di scarsa partecipazione visti i pochi candidati che martedì si sono presentati al padiglione Antares al Vega e oggi e domani saranno impegnati nelle prove fisiche, forse le motivazioni sono varie e vanno oltre l'assenza di "fame di lavoro".
Su circa 130 domande pervenute entro il 3 giugno, data di scadenza della selezione, meno di 60 si sono presentati. Sono quelli che hanno letto il bando attentamente e preso nota della data della selezione.
E gli altri? Tutti fannulloni? No, qualcuno ammette di aver sbagliato, essendo alle prime armi con i concorsi. «Ammetto che il bando non l'ho letto tutto bene. Aspettavo una mail di convocazione alla prova e non avevo capito di dovermi presentare da solo», ammette un ragazzo che ha saltato la convocazione.
La legge, si dice, non ammette ignoranza e chi ha commesso errori ora avrà capito di doversi informare bene. All'altra selezione, quella per 70 vigili con contratto formazione lavoro, tanti candidati si sono presentati accompagnati dai genitori, evidentemente inesperti. Forse una mail di conferma della data di convocazione avrebbe evitato lo scontento generale, dei rimasti a casa, del Comune e del Comando.
Monica Sambo, consigliera Pd, ricorda anche il problema del limite d'età fissato a 30 anni. «Trovo spiacevoli le parole del comandante. Il bando aveva soprattutto un limite, oltre al contratto stagionale: si è ridotta la partecipazione ai soli ventenni . Perché il requisito dei 30 anni di età (non ancora compiuti) doveva essere posseduto sia al momento di scadenza del bando sia al momento dell'assunzione. E tanti sono stati esclusi. Elevare l'età a 35 anni avrebbe aiutato tutti».
Per la Sambo ora il problema del Comune è garantire «la vigilanza della città tanto promessa e che non si potrà realizzare data la poca partecipazione. E visto che molti hanno partecipato ad entrambi i concorsi, i conti non tornano: attendevamo 170 vigili entro l'estate e ne vedremo ben pochi».
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