Meningite, studente ancora grave
DOLO. Restano ancora molto gravi le condizioni del giovane di 18 anni colpito da meningite domenica scorsa e ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Dolo. Lo studente è in coma farmacologico dopo che è stato infettato da una forma di meningite batterica, di cui la eziologia è ancora ignota. «Per ora sappiamo solo», spiega la direzione dell’Asl 13, «che non si tratta di una forma di meningite fra le più aggressive. Non è meningococco. Un campione del liquor cerebrale è stato spedito al laboratorio specialistico per questo genere di analisi a Padova e si attendono a ore i risultati. Nel frattempo la situazione clinica è monitorata strettamente dai medici del reparto di Rianimazione. Per precauzione è già stata condotta la profilassi con gli opportuni antibiotici e lo stesso trattamento è stato eseguito sulle persone con cui il paziente ha avuto contatto».
Sulla questione interviene il sindaco di Stra Caterina Cacciavillani, che di professione è medico di famiglia. «Le procedure per la profilassi», spiega il sindaco, «sono state fatte direttamente dal Dipartimento di prevenzione. In paese non si è scatenata alcuna forma di panico. La famiglia del ragazzo è stata trattata ovviamente prioritariamente e si stanno cercando anche gli ultimi contatti che il giovane ha avuto. Resta poi il fatto che dall’incubazione allo sviluppo dei primi sintomi di questa malattia, il decorso è rapido, ovvero nel giro di qualche giorno. Più il tempo passa, meno pericolo c’è per chi è venuto a contatto con il giovane. Se un insegnamento si può trarre da questi fatti, è quello che le campagne di vaccinazione contro queste malattie vanno fatte capillarmente e vanno scrupolosamente seguite da parte delle famiglie, visto che i rischi, come si è visto, sono sempre in agguato».
Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl 13 si è preoccupato anche di allertare l’igiene pubblica di Padova, visto che il ragazzo studia in un istituto tecnico patavino. Solo nella mattinata di ieri la dirigenza scolastica ha diffuso tramite il registro elettronico una circolare in cui si spiegava del caso di meningite nella scuola e si tranquillizzavano genitori, studenti e personale sull’assenza di pericolo. «Avrebbero potuto anche parlarne in classe con i ragazzi, dopo tutto il registro elettronico non lo si può certo controllare ogni giorno», sottolineava ieri all’uscita della scuola la mamma di uno studente. Nel frattempo la classe del diciottenne ricoverato è stata sottoposta a profilassi. Ieri erano tutti a scuola. Studenti e docenti che hanno avuto contatti con il diciottenne nei giorni precedenti alla comparsa dei primi sintomi stanno ora prendendo un apposito antibiotico a scopo preventivo. Il diciottenne, come ha spiegato un suo amico, ha cominciato a stare male sabato notte. «Siamo stati insieme fino a tardi, alle due circa, poi lui è tornato a casa perché aveva tanto mal di testa», racconta, «La domenica mattina non gli passava. È andato al pronto soccorso dove le sue condizioni sono peggiorate e gli è stata diagnosticata la meningite».
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