Meneghetti (Cisl) «Ma della crisi chi è responsabile?»

MIRA. «Bisogna che la magistratura e il commissario straordinario indaghino sul periodo successivo alla gestione della Pansac da parte di Fabrizio Lori, perché a pagare lo scotto di scelte scellerate...
Malcontenta: incidente mortale alla Pansac
Malcontenta: incidente mortale alla Pansac

MIRA. «Bisogna che la magistratura e il commissario straordinario indaghino sul periodo successivo alla gestione della Pansac da parte di Fabrizio Lori, perché a pagare lo scotto di scelte scellerate non siano solo i lavoratori». A fare questo appello è il segretario provinciale della Femca Cisl, Massimo Meneghetti . «I periodi bui gestiti da Lori & C., ai quali si sono aggiunte le scelte scellerate delle banche, hanno tolto le risorse indispensabili per rilanciare la Pansac. L'accordo di cessione del ramo d'azienda Pansac di Mira alla Poligof di Lodi permette di voltare pagina. Un accordo difficile e sofferto, quello con Poligof, con forti sacrifici a livello sociale e che purtroppo non salverà tutti i posti di lavoro, ma che ci auguriamo permetterà di far ripartire una storica realtà sotto un nuovo nome: Polimira». Meneghetti ricorda la dimensione degli investimenti: «L’operazione costerà 14 milioni in tre anni alla nuova proprietà , di cui 6,7 milioni di investimenti sulla produzione, sulle certificazioni di qualità e le omologazioni dei prodotti, oltre allo sviluppo di sinergie tra Poligof e Polimira». La partita però non si chiude qua per Meneghetti: «Chiediamo alle istituzioni e alla politica di monitorare assieme la vicenda e sostenerci nella richiesta di cassa integrazione per 18 mesi, durante la fase di messa in liquidazione della società e al Ministero del Lavoro di firmare celermente i decreti per garantire continuità di erogazione del sostegno al reddito». L’appello finale al commissario straordinario Cappelletto: «Chiediamo alla magistratura e al commissario Cappelletto di continuare quel lavoro di indagine che dopo Lori permetta di individuare i colpevoli di questo scempio. Perché a pagare non possono essere sempre e solo i lavoratori».(a.ab.)

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