Mendicanti molesti a Mestre, la Lega vuole l’esercito in strada

Interrogazione del consigliere regionale del Carroccio Giovanni Furlanetto: «I Barbanera sono una piaga per la città: la giunta Orsoni non se ne rende conto»
Mendicanti a Mestre.
Mendicanti a Mestre.

MESTRE. Contro i mendicanti molesti la Lega chiede l’intervento dell’esercito. Il Carroccio giudica quello dei «Barbanera» un fenomeno «che sta diventando una piaga per la città e per la terraferma, e in particolare per l’area tra Corso del Popolo, Riviera XXII settembre e via Martiri». Per questo arriva una mozione presentata in consiglio regionale dal leghista Giovanni Furlanetto in cui si invita la giunta Zaia a chiedere al governo misure immediate e drastiche: »Serve l’esercito, in via urgente, e comunque un potenziamento delle forze dell’ordine che operano con numeri limitati ed inefficaci. Mi tocca constatare purtroppo l’ennesimo fallimento delle politiche di ordine, decoro e sicurezza messe in atto da questa amministrazione di centrosinistra, che come la sua ‘sodale’ padovana ha reso la città un inferno non solo di notte ma anche durante il giorno, sull’onda di una presunta integrazione che si rivela in realtà un pericolo per i cittadini. Se questo è il biglietto da visita per i turisti, per i residenti e per i commercianti che a fatica tengono vive Mestre e Venezia, stiamo freschi».

«Si illude l’assessore Bettin – prosegue Furlanetto – quando sostiene che l’unico modo di cacciarli è applicare sistematicamente il foglio di via, visto che le multe non le pagano, e unirvi l’imputazione di associazione a delinquere. I “Barbanera” sono bande organizzate con gerarchie precise, e l’attuale organico delle forze dell’ordine non è sufficiente. Serve l’esercito, non continuare a transennare come accade al sottopasso del cavalcavia alla Miranese. Andrebbe usato il pugno di ferro, ma mentre a Ca’ Farsetti si discute, Venezia viene espugnata da questi gruppi. L’amministrazione esca dal suo decennale torpore, si accordi con la Prefettura e comprenda che quello dei “Barbanera”, che tengono in scacco la città, è un fenomeno da combattere e non solo da controllare”.

Zaia: "Leggi severe e polizia locale". Il governatore del Veneto Luca Zaia non entra nel merito della richiesta alla giunta di chiedere l'intervento dell'esercito contro i mendicanti violenti ma rileva che il consigliere regionale leghista Giovanni Furlanetto «solleva un problema reale che interessa non solo Venezia, basti pensare allo stress a cui sono sottoposti i turisti nelle spiagge» e ricorda che esistono altri strumenti per «applicare una linea di rigore intesa a scardinare ogni modello di illegalità».

«Ricordo - dice Zaia - che la comprensione e la solidarietà sono tipiche della nostra comunità, che sa però riconoscere il cittadino bisognoso da quello che vive di espedienti ed è problematico. Ci sono sue strumenti per intervenire: da una parte chiedere al governo di dare vita a leggi più severe ed efficaci che agiscano a prescindere dal fatto che la persona sia italiana, extracomunitaria o comunitaria e dall'altra, come accade in molti comuni, utilizzare le forze di polizia locale per il contrasto delle illegalità in strada - come i venditori di merce contraffatta - anziché dirottare i mezzi a rincorrere i cittadini con contravvenzioni o peggio ancora angosciando i nostri commercianti con continui controlli che spesso risultano incomprensibili e ingiustificati e in un momento di crisi come questo diffondendo angoscia e sfiducia nelle istituzioni».
 

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