Megavilla e auto di lusso ma dichiarava 3 mila euro

di Marta Camerotto
PORTOGRUARO
Aveva comprato una villa da 300 metri quadri, viaggiava in auto di lusso ma dichiarava solo 3 mila euro all’anno. Nei guai un giovane imprenditore di Portogruaro operante nel settore vitivinicolo.
La guardia di finanza di Portogruaro gli ha ricostruito un reddito che, in due anni, supera i 100 mila euro invece dei circa 7 mila dichiarati. L’operazione, condotta dal tenente colonello Stefano Izzo, è scattata nell’ambito di un progetto pianificato a livello centrale dalla guardia di finanza.
Le verifiche fiscali nei confronti di soggetti che avevano dichiarato redditi incongrui rispetto alla loro effettiva capacità contributiva stanno dando i loro frutti. L’imprenditore era intestatario di un’autovettura di grossa cilindrata e di una villa di lusso di 11 vani di quasi 300 metri quadrati che aveva comprato qualche anno fa.
A far insospettire le fiamme gialle sono state soprattutto le dichiarazioni dei redditi. Troppo irrisorie rispetto all’alto tenore di vita condotto.
Pesanti le conseguenze sul suo conto. L’imprenditore infatti rischia sanzioni molto elevate e la reclusione che sono in questo momento ancora da stabilire. I finanzieri, dopo aver riscontrato che tutti questi beni erano stati acquistati senza aver contratto mutui o finanziamenti, hanno intrapreso nei suoi confronti un’attività di verifica fiscale.
Al termine delle indagini è venuta a galla la grossa evasione che comporterà gravi conseguenze al ricco imprenditore che non ha potuto negare l’evidenza. I conti infatti sono chiarissimi.
I beni e i redditi di sua proprietà non sono certo pari a 3 mila euro all’anno. Soddisfazione da parte del nucleo operativo di finanzieri che da diversi mesi sta lavorando per contrastare ogni forma di evasione fiscale. «
Questo gruppo di militari di Portogruaro sta lavorando molto bene - ha detto ieri soddisfatto il generale di brigata Marcello Ravaioli del comando provinciale di Venezia - e si stanno impegnando perché questi casi possano decrescere sempre di più». Gli accertamenti si sono concentrati su contribuenti che risultavano possessori di autovetture di lusso, immobili di valore e altri beni che esprimevano un elevato tenore di vita, quali imbarcazioni, residenze secondarie, cavalli da corsa e auto di lusso. Il controllo incrociato è stato effettuato ponendo maggior attenzione a quelle persone che per contro dichiaravano redditi palesemente non in linea con le grandi disponibilità che dimostravano. In queste situazioni, i finanzieri hanno spiegato che la normativa tributaria, con l’ausilio degli attuali strumenti informatici, permette di ricostruire il reddito in maniera sintetica sulla base del possesso o dell’utilizzo a qualsiasi titolo di tali beni. In particolare, se durante un controllo lo scostamento per due o più anni consecutivi tra reddito dichiarato e reddito così ricostruito è superiore del 25% può far scattare la segnalazione alla competente agenzia delle entrate che avvia l’accertamento. Nei prossimi mesi l’impegno dei finanzieri nei confronti di situazioni simili è massimo. L’intenzione del comando è infatti quella di proseguire con controlli e verifiche a tappetto per contrastare l’evasione fiscale e tutte le dichiarazioni mendaci di qualsiasi tipo.
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