Megatubo, partono i lavori ma con un anno di ritardo
SOTTOMARINA. Semaforo verde, finalmente, per i lavori sulla maxi condotta sul Lungomare che permetterà di risolvere i problemi idraulici della zona.
Il cantiere, che partirà con un anno di ritardo, è slittato di qualche settimana ancora a causa di alcuni passaggi burocratici e della necessità di espletare la procedura antimafia prima di firmare il contratto con la ditta che ha vinto l’appalto. Si partirà con un primo stralcio, nella zona nord, che si chiuderà entro la primavera, poi nell’autunno 2015 si procederà con la parte sud. Ancora punti di domanda su come verrà rifatto il Lungomare. Le categorie turistiche si erano rese disponibili a partecipare, economicamente, all’intervento per approfittare del rifacimento dell’arteria per ammodernarla e renderla più attrattiva, ma allo stato attuale non si è ancora capito cosa e quanto verrà rivoluzionato. Ad aprile 2013 era stato annunciato il via ai lavori subito dopo l’estate, ma intoppi progressivi avevano portato il cantiere ad aprire a ridosso della stagione balneare con conseguente ulteriore rinvio per non recare problemi alle categorie turistiche. Ci si attendeva che partisse quindi a settembre, ma ad oggi le ruspe nel lato nord del Lungomare non sono ancora arrivate. «Stiamo completando gli ultimi passaggi», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi, «qualche giorno e firmeremo il contratto con la ditta che si è aggiudicata i lavori e il cantiere partirà. Si sta chiudendo la procedura per i controlli antimafia. Partiranno da nord con lo stralcio invernale, poi lo stop per la stagione estiva, e in autunno prossimo si chiuderà con lo stralcio a sud». Il Lungomare verrà sventrato per far passare la maxi condotta che risolverà i problemi idraulici. «I margini per intervenire sul progetto ci sono», assicura Rossi, «le categorie si sono rese disponibili a partecipare al progetto di rifacimento, quanto e con che tempi però non è stato deciso. Di certo alcune migliorie verranno apportate. Penso al verde e ad alcune rotonde che sostituiranno gli incroci a raso più pericolosi, all’altezza di viale Tirreno, via Pisani, viale Umbria. Gli operatori ci chiedevano anche di ammodernare l’illuminazione e di creare delle piazzole di soste. Attendiamo da loro la disponibilità in tal senso visto che le economie comunali sono ridotte all’osso».
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