Mega Sala VLT e Bar Piave, chiusura per 15 giorni

Da tempo i due esercizi, come tutti quelli dell’area circostante, erano sotto la lente d’ingrandimento dei poliziotti che hanno evidenziato come essi siano ritrovo abituale di pregiudicati

MESTRE. Nella mattinata di oggi gli uomini della Questura di Venezia hanno proceduto a notificare ai titolari della sala giochi “Mega Sala VLT” e del “Bar Piave” il decreto del Questore con il quale, in applicazione dell’art. 100 del TULPS., la sospensione, per ciascun esercizio, dell’attività per 15 giorni.

Da tempo i due esercizi, come tutti quelli dell’area circostante, erano sotto la lente d’ingrandimento dei poliziotti che hanno evidenziato come essi siano ritrovo abituale di pregiudicati: non solo persone note agli uffici investigativi nell’ambito delle attività di indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti ma anche soggetti colpiti a vario titolo da numerosi e gravi precedenti penali e di polizia: si va dai reati contro il patrimonio, quali furti, rapine e ricettazione, ai reati contro la persona (lesioni, risse, e anche due casi di violenza sessuale) senza tralasciare delitti di falsificazione dei permessi di soggiorno, violazione delle norme in materia di stranieri, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

In particolare, per la Sala Slot, oltre alle pericolose frequentazioni, spiegano dalla Questura, lo scorso maggio erano intervenute le Volanti per il rinvenimento di un coltello occultato dietro ad una macchinetta videogiochi.

Per quanto concerne il Bar Piave le risultanze delle attività di controllo della Questura dimostrano come l’esercizio sia considerato, nonostante i provvedimenti precedentemente adottati dal Questore e, nonostante le diverse gestioni, punto di riferimento per l’aggregazione di persone, la maggior parte straniere, con pregiudizi di polizia e dedite ad attività illecite.

Come si legge nei provvedimenti del Questore “il protrarsi dell’attività, in siffatte condizioni, contrasta con essenziali interessi pubblici inerenti la sicurezza dei cittadini e l’ordinato assetto sociale” ed essendo questa la finalità principale che si intende perseguire essa può essere realizzata con i provvedimenti cautelari in parola al fine di arginare la situazione creatasi ed evitare, con la sospensione dell’attività dei due esercizi, il protrarsi di condizioni pregiudizievoli per l’incolumità dei cittadini.

I controlli sulle attività commerciali proseguiranno incessantemente e si aggiungono all’innalzamento dei controlli del territorio e di monitoraggio da parte delle Volanti, del Commissariato di Mestre e delle altre forze di polizia.

 

 

 

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